Ricette

canapè tricolore con crema di acciughe

Cioè ha chiuso i battenti dopo quarantacinque anni.

la notizia in sè non ha preso nessuno, nel senso che non ho visto i servizi al tgcom e nemmeno su sky 24, se non una scia di adolescenti cresciute tra il 1980 e gli anni duemila; in se, potrebbe essere che emozionalmente non ha traumatizzato le folle , ma in questi quarantacinque anni, ognuna di noi, anche marginalmente , almeno una volta, si sarà affidata alle pagine di gossip ragazzesco, piene di lustrini , adesivi, baci e cose che solo agli adolescenti potevano interessare.

Ahimè, non mi sento addolorata come quando è morto Zafon o Camilleri, non ho subito quel lutto letterale di quando sai che non leggerai più di quell’autore, dalla mancanza delle loro parole, ma un pò ci sono rimasta.

Ha indubbiamente segnato un’epoca commerciale , quando si leggeva per sapere le cose e che quando non le sapevi le dovevi andare a scoprire e non c’era la velocità di mr google ad aiutarti.

Lascia un pò quell’amarezza effimera di quando un cantante importante lascia la sua band e pensi che alla fine non ti cambierà niente concretamente, ma che sulle note di quelle canzoni, hai trascorso momenti belli e brutti della tua vita. Insomma , un pò di afflizione mista a  nostalgia che fa tanto boomer, tanto per usare un termine molto in voga.

Amarcord.

Durante la mia adolescenza quasi tutte leggevano cioè, la bibbia del sabato, quando correvi in edicola e poi si andava a leggere insieme sulle panchine e ti scambiavi glia adesivi , che li appiccicavi ovunque  e  poi avresti appeso i  poster giganti di attori e cantanti, tutti bonazzi da togliere il fiato una volta tornati a casa ( io avevo Madonna nelle vesti bianche di like a virgin e Tom Cruise Top Gun, mia sorella prima di me, Nick kamen ed eros ramazzotti ). in seguito si sono aggiunti i gadgets stratosferici,  anellini di ferro ,mollette glitterate, lucidalabbra , che lo rendevano ancora più irresistibile

Non c’era Amazon, Besos l’ha inventato un ventennio dopo e l’invasione cinese dei market era in espansione solo nelle grandi città.

E quindi, i giornaletti con i regali erano il nuovo mondo; Cioè stesso era il nuovo mondo, con la posta del cuore, l’angolo delle domande proibite e le notizie da Beverly hills e new york sulla vita delle celebrities ed aveva avviato un filone commerciale alla quale tutta l’editoria si era velocemente allineata; la strategia del gadget rendeva la rivista già interessante indispensabile .

Quello del cioè era un  mondo fatto di paillettes, di cavigliere di perline  ma che era anche introspezione e psicologia per chi, come noi, all’asciutto di conoscenza, la trovavamo pret a porter sulle pagine della rivista.

Le ragazze di non è la rai, l’invasione dei completini della phard e della onyx, Ambra angiolini, laura freddi, il festival di sanremo, il festivalbar e tutto quello che abbracciava la vita “social” a portata di adolescente.

Di anni ne sono passati in quantità e sicuramente non ha certo segnato la pietra miliare dell’editoria, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare, non sarà stato quinto potere, ma sfido chiunque a non ricordarsi di aver letto almeno una pagina, ad aver pensato di essere carlotta nella posta del cuore  o a dire che non ha mai appeso un poster in camera, preso proprio dalle pagine della rivista.

Ed è tutto un lento archiviare, le musicassette, il walkman, le timberland (orribili) con sette centimetri di carrarmato, i lucidalabbra alla frutta con la pallina rotante, la smemoranda, l’enciclopedia, le dispense in edicola ed infine il Cioè e cosa resterà degli anni ottanta, ce lo aveva detto già Raf, ma noi, non lo abbiamo creduto. Proprio per niente.

E alla fine, cosa è rimasto degli anni ’80 e ’90 che non siano i nostri compleanni e le compilation in discoteca?

che cosa è rimasto di quegli anni che hanno segnato la nostra adolescenza se non delle vecchie puntate di beverly hills 90210 e i patemi sentimentali di dowson creeck?

Siamo rimasti noi , che ci siamo commossi quando  joey ha scelto pacey nella puntata  finale di dowson creek  , attoniti quando abbiamo scoperto che non si dice un due tre stella ! e tristi quando non abbiamo più trovato l’insalata russa  ai buffet dei compleanni, insieme alla bottiglia di vermuth messa per bellezza e ai canapè con le finte uova di caviale, quelle che inesorabili rotolavano sempre via dal tramezzino.

Insomma, sarà che adesso veramente sono una boomer come i miei figli mi dicono spesso, ma cosa ne è stato di questi anni? Sono veramente ridotti a dei piccoli ricordi frammentati qui e là?

I canapè

.Durante le feste della mia adolescenza erano i protagonisti indiscussi della tavola.

Le feste meriterebbero solo loro un episodio a parte, ma sarò breve; c’era un tavolo, una tovaglia presa dal corredo e le specialità della casa.

Tartine, canapè, le immancabili patatine del sacchetto, la crostata fatta dalla nonna, i panini col  salame ,il babà salato, il salame di cioccolato. la musica dall’impianto stereo fatta di canzoni registrate alla radio, i balli lenti  e al buio sulle note struggenti di i will always love you, i gruppi maschi di la e femmine di qua, il gioco della bottiglia, che sta bottiglia non girava mai a verso e quando capitava diventavi rossa, verde, gialla e blu.

Facevano da sfondo la stessa  bottiglia di vermuth , quella comprata dal nonno alla nascita del primo nipote, la stessa da centotrè anni , una bottiglia di coca cola ed una di fanta.

Eravamo felici e non lo sapevamo.

E mangiavi le tartine con la maionese e il prosciutto ed era una roba chic che a casa tua la maionese era vietata .

e quando non ti vedeva nessuno, facevi cadere le uova di finto caviale che erano rimaste sul canapè , che a te, proprio non piacevano e tenevi la porta all’amica tua, mentre cercava di scambiare una parola con quello che le piaceva senza essere vista dai genitori presenti ( una presenza fissa, insieme ai nonni, col compito di sorvegliare), altrimenti lo dicevano alla madre e addio, in punizione per l’eternità.

La torta era quella classica , centosei uova, tutte sbattute con un frullino della moulinex.

panna , ciliegie candite e noccioline lanciate sui lati a caso.

Alle sette tutti a casa e ciao, domani ti racconto!

I compleanni di oggi si chiamano party.

E prima di tutto si chiama il party planner,  il tema scelto è Parigi e la bell epoquè e per voi studierà  la soluzione migliore per allestire duemila palloncini che formino l’arco di trionfo e la tour eiffel .Gli angeli spargeranno petali dal cielo, ci saranno le ballerine del moulin rouge e i fuochi d’artificio saranno pronti sul balcone ad illuminare a giorno il vicolo meglio che a Napoli il 31 dicembre.

Mi raccomando, Tiffany per il suo secondo compleanno ha scelto il rosa mauve, nella tonalità del suo rossetto lip, long, super lasting ed avrà il vestito di una tonalità più chiara e lo smalto in una tonalità più scura.

Ci sono i cadeaux a tema e sei spettacoli in modo che i bambini non abbiano il tempo di scocciarsi.

Madonna, tiziano ferro e se siamo fortunati chris martin ha una data libera per quel giorno.

Solo per cantare tanti auguri a te, aturno e tutti e tre, altrimenti la bambina i rimane male.

E i genitori intratterranno gli altri genitori invitati, offrendo spritz e prosecco e i bambini nella stanza giochi che devono socializzare senza la presenza ingombrante degli adulti che potrebbero intralciare le relazioni e mettere a disagio la naturale spigliatezza dei pargoli.  E spritz di aranciata bio e acqua alle rose con le bollicine per brindare.

Il buffet a volte è una vera sfida: abbiamo due vegani, sette intolleranti al lattosio , tre al pesce con le spine,  tre che devono sapere tutti gli ingredienti per calcolare l’istamina  altrimenti non possono mangiare, due  allergici alla tapioca, dodici celiaci, undici crudisti , sei vegetariani e sono rimasti il nonno e la nonna che mangiano tutto , quindi vedi un pò tu.

E non dimentichiamo ci vogliono due primi, qualche antipasto e tre secondi, il compleanno inizia alle sette e tre quarti, quindi abbracciamo l’aperitivo e la cena , che c’è la l’invitata  che arriva alle nove e quella che alle sei già bussa alla porta.

Questo è il mio lavoro, studiare le vostre esigenze per far si che sia tutto buono e gradito, splendidamente presentato, per tutti e con una scelta che certe volte , il buffet americano del meridien mi fa un baffo.

E lo dico veramente senza modestia.

E tutto per cinquanta persone. E tutto con la stessa freschezza perchè non sia mai detto questi cornetti li hai fatti due giorni fa.

No.

E non crediate che io mi sia  esimiata da tale follia, io ne ho fatte anche peggiori di cose alle feste, come la pizza appena uscita dal forno a legna , il teatro dei burattini e sei tipi di torte diverse al tavolo dei dolci, col pensiero fisso nella mia testa che non avevo preparato abbastanza per tutti.

E  mentre ideo questi menù, per me e per voi che mi chiedete di realizzarli,  so che devono essere sempre nuovi, originali, interessanti ma con un’occhio alla tradizione, rispettando o quasi la stagionalità, venendo incontro alle esigenze di questa vita moderna e  anch’io mi sono adeguata al trend e  HO TOLTO I CANAPE’ DAI MENU’

mi sono sentita alla stregua di una traditrice, una Tarpea di terz’ordine , una qualunquista dei buffet che ha tolto i canapè dai buffet perchè io stessa li ho definiti troppo vecchi e demodè.

MEA CULPA, MEA CULPA, MEA CULPA

e oggi, in questo outing beffardo, ricordando i ridondosi anni ottanta,  sono ritornata sui miei passi, ricordando quanto fossero tristi quei canapè , quelli lì, di quarant’anni fa, riproduzioni umili di quelli rigogliosi serviti ai party del grande Gatsby e mi sono sentita in dovere di restituirgli la gloria, in una versione più elegante ed accattivante.

insomma, come un amarcord restaurato, come i colori resi vividi di un vecchio film della paramount  i canapè sono la mia ricetta proposta per zarotti, un flashback , ma in chiave decisamente moderna, chiaramente senza uovo di lombo 😂 of course.

Sto pensando di aggiungerne una versione artistica nei buffet, la sto ancora studiando in realtà, che sia un legame, un ponte tra due lustri, alla fine , è caduto il muro di Berlino, i vinili stanno tornando di moda, le spalline sono già ritornate, come i mocassini , i capelli cotonati e gli strass sulle camicie, perchè  mai  non dovremmo dare la stessa possibilità anche ai canapè?

😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎

Vincono l’oscar per semplicità di esecuzione e versatilità e se li volete rendere più interessanti , basta lavorarci quel minimo, che da  pan carrè anonimi e anemici , diventeranno irriconoscibili e super glamours. pronti a rendere il vostro buffet unico ed irresistibile.

protagonista di questa ricetta è la pasta di acciughe sapore delicato di zarotti che da quel tocco di sapidità e gusto che li renderanno davvero irresistibili.

Gli anni ottanta stanno ritornando prepotenti!

Vi lascio dunque alla ricetta, ma prima vi chiedo, quanto siete nostalgici?

Vi leggo nei commenti ❤

Enjoy life 🎈

canapè tricolore con crema di acciughe zarotti

per 4 persone

1 confezione di pane per tramezzino a fette lunghe rettangolari

1 peperone rosso

300 gr di spinaci freschi

50 gr di parmigiano o grana o anche pecorino se gradite un gusto più pungente

il succo di un limone

buccia grattugiata di un limone

30 gr di noci

olio evo q.b.

sale q.b.

acqua q.b

250 gr di ciliegine di bufala

un tubetto di pasta di acciughe gusto delicato zarotti

preparazione.

in friggitrice ad aria, al forno o su di una piastra rovente abbrustoliamo il peperone lavato, cuociamolo per bene da tutti i lati e quando è pronto lo chiudiamo in un sacchetto di carta .

Io l’ho cotto in friggitrice ad aria per 15 minuti a 205 gradi.

Dopo mezz’ora tirarlo fuori dal sacchetto, spellarlo delicatamente e privarlo dei semi; tagliamolo a striscioline e lo condiamo con sale, olio e origano.

Teniamo da parte.

In un mixer inseriamo gli spinaci lavati e diamo una frullata. Aggiungiamo il parmigiano, le noci e la buccia di limone.

Completiamo con olio e acqua quanto basta ad ottenere una crema abbastanza omogenea e spalmabile.

Completiamo di sale e olio e poca acqua se necessita ancora di qualche mixata.

Sgoccioliamo le ciliegine dal siero e tamponiamole leggermente

Tiriamo i rettangoli di pane per tramezzino ed appiattiamoli con il matterello.

Con un coppapasta tondo ( ma potete usare una forma qualsiasi) ricaviamo le basi dei nostri canapè.

Su ogni disco stendiamo uno strato di crema di spinaci.

copriamo con un secondo disco alla quale avremo ricavato un foro centrale

Spalmiamo questo disco con la pasta di acciughe gusto delicato zarotti

Tagliamo a metà le ciliegine e adagiamole nel foro del secondo disco.

Arrotoliamo una striscia sottile di peperone intorno la ciliegina di mozzarella e completiamo con un ciuffetto di pasta di acciughe .

Completare i canapè fino alla fine degli ingredienti.

Potete diversificare facendo anche uno strato singolo senza il coperchietto .

Insomma, la ricetta si conclude qui, i vostri canapè sono pronti.

Grazie per aver letto fin qui , vi ricordo che potete trovarmi anche sui social come instagram e facebook con tante ricette inediti e reel di ricette.

Se vi è piaciuta questa ricetta lasciate un ❤ come apprezzamento del mio lavoro .

Grazie e alla prossima ricetta 😉

 

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