Sono forse l’unica che con l’arrivo dell’epifania tira un sospiro di sollievo?
Probabilmente si;
Ma a monte di tutto questo, la domanda più opportuna sarebbe:
sono forse l’unica che non vede l’ora di riportare un pò di ordine , in questo caos in cui versa la mia casa dall’8 dicembre in poi?
Adesso i più attenti diranno che io e il caos viaggiamo abbracciati.
Ed è vero; mea culpa, mea culpa, mea culpa!
ma nonostante questo vivere sempre come in una caccia al tesoro , la casa occupata abusivamente da un albero , pieno di palle , fiocchi e lucine per più di dieci giorni consecutivi , batte qualsiasi disordine convulsivo.
Quest’anno , tra le altre cose, mi è anche venuto in mente di cambiare l’albero; chissà perchè, mi sono autoconvinta che fosse più figo averlo innevato;
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così, armata di internet e pazienza, sono partita alla ricerca dell’albero
mi serviva qualcosa che fosse all’altezza dei trentacinque metri quadri del salotto ma che non mi costasse quanto un viaggio a vancouver, attraversando il Michigan e l’Ohio a piedi , combattendo con i Grizzly, nutrendomi di salmone selvaggio, muschi e licheni.
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L’offerta vastissima, ha messo a dura prova il mio sistema nervoso 😃😃😃 ma scartati alberi alti quanto il soffitto e altri bassi quanto me , finalmente ho trovato l’albero.
e pochi giorni dopo l’8 è arrivato Vancouver, 210 centimetri di Abies Pinacee, rigorosamente innevato; neve che tra l’altro nelle prime operazioni di spaccottamento , ha innevato ad uso tempesta tutto nel raggio di dieci metri
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Ovviamente come speso accade, presi dall’euforia delle feste , l’aiuto nel montaggio e nella decorazione è stato più presente, da parte dei due bambocci; voglio tralasciare gli episodi classici i cui si picchiano con i rami dell’albero o di quando si sono lanciati le decorazioni addosso , strappandole dai rami, solo perchè la posizione non era giusta.
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le fasi di smontaggio, ca va sans dire, se ne occupa rigorosamente la sottoscritta, smontando, piegando, ripiegando e chiudendo accuratamente tutto;
e scoprire, l’anno successivo che le luci si sono fulminate, da gennaio a dicembre, senza essere state usate 🙄🙄🙄🙄
quando tu hai la certezza assoluta di averle riposte sane,salve e funzionanti.
bisogna poi, riporre il tutto in cantina, circumnavigando il terrazzo, trascinandosi questo sarcofago enorme compresa la discesa nell’ade e via avanti e indietro fino a che non si è posato l’ultimo scatolo.
Una fatica immensa.
uno scazzo grande quanto una casa, prendi, trascina, togli, mentre la popolazione dorme beata sul divano.
Non posso nemmeno smontarlo prima del tempo, da quando i bambocci hanno capito che la storia che la befana si offende , se trova l’albero ancora montato, dedicato al suo amico nemico Babbo Natale.
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E niente, una scusa che usavo con cerbero quando era piccola,
“smontiamo l’albero , altrimenti la befana che è un pò permalosa, potrebbe non lasciare la calza ricca di doni e cioccolate”
Tanto abbiamo il camino dove poter lasciare le calze!!!
Sono una brutta persona lo so; 😂😂😂😂😂😂😂
ma il Karma, che restituisce tutto a tutti, mi ha servito un bel piattino, quando ho provato questa scusa col bamboccino, non solo cerbero ha spiattellato tutta la verità, ma addirittura il bamboccino che è innamorato di tutte le feste, mi obbliga a tenerlo su fino all’ultimo giorno di festività.
Karma 1 la Tere 0 !!!
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Ovviamente , alla befana , che mi è pure tanto simpatica, lasciamo sempre qualcosa con cui rifocillarsi; salire e scendere da scope volanti e camini, su e giù tutta la notte, dev’essere molto faticoso.
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e scartati spritz e noccioline, suggerito da me (anche se sono certa che la befana avrebbe gradito molto 😉😉😉😉😉)
ecco nascere l’idea di questi cornetti, che sono perfetti per la colazione, non li ho certi inventati io, sia chiaro, ma sul mio feed di instagram ne troverete molte versioni, anche sfogliati, preparate ancor prima di quelli lanciati dalla grande distribuzione.
ingredienti:
650 gr di farina (farina 00 e farina 0 selezione casillo)
80 gr di zucchero
116 gr di burro morbido
1 busta di lievito per lievitati dolci pane angeli
o in alternativa 20 gr di lievito di birra
300 ml di latte tiepido
20 gr di latte in polvere
2 uova piccole
1/2 buccia di arancia grattuggiata
vaniglia
40 gr di cacao amaro
20 gr di latte
10 gr di sale
procedimento:
in planetaria le due farine e il lievito secco, montare il gancio ad uncino e iniziare a far lavorare la macchina; aggiungere il latte gradualmente, gli aromi e il latte in polvere; sempre mentre impasta, aggiungere le uova leggermente sbattute.
Far prendere corpo all’impasto, deve essere elastico e sodo, all’occorrenza, aggiungere pochissimo latte, ma solo se dovesse risultare troppo duro; il rapporto tra farine e liquidi non è mai una costante, questo perchè ogni farina ha una specifica capacità di assorbimento e questo influisce sulla quantità di liquidi che occorrono.
Mi viene sempre da dire che i quantitativi possono essere leggerissimamente differenti e che saranno le vostre mani a capire la differenza.
fermate la planetaria quando l’impasto sarà incordato; a questo punto aggiungere il burro a tocchetti, incordare nuovamente e solo in ultimo aggiungere il sale.
formatura:
dividere l’impasto in due parti, una la pasciamo bianca, la pirliamo e la poniamo a lievitare in un luogo caldo.
La seconda parte di pasta , la lavoriamo con il cacao e il latte per ottenere un impasto color cioccolato, compattiamo la pasta, pirliamo e mettiamo a lievitare.
Quando gli impasti avranno raddoppiato il loro volume, li stendiamo in due rettangoli, separatamente su di un piano leggermente infarinato.
Sovrapponiamo i due rettangoli, pressiamo passando il mattarello in modo tale da unire le due parti. usate pochissimo albume come collante.
Con una rotella tagliapasta, mantenendoci con una base stretta, ricaviamo dei triangoli , incidiamo la base dei triangoli, e allargando leggermente la pasta dalla parte dell’incisione, arrotolare la pasta su se stessa, partendo dalla base fino alla punta;
i cornetti sono pronti. Potete arrotolarli dalla parte bianca o dalla parte nera; ponete a lievitare ben distanziati su una teglia rivestita di carta forno , fino al raddoppio.
Preriscaldate il forno a 190° statico e quando sono pronti i cornetti, lucidateli con tuorlo e latte pari peso.
Infornate e cuocete per 25 minuti, fino a doratura.
i vostri cornetti sono pronti.
Se li volete già farciti, potete farcirli in fase di formatura , con delle noci di nutella tenute in congelatore almeno un’ora.
Io preferisco farcirli dopo , questi cornetti sono deliziosi anche gustati vuoti.
si conservano morbidi un paio di giorni chiusi in un sacchetto o sotto una campana.
Con i miei cornetti, partecipo al Paniere del @granaioteam
insieme a Simona, Sabrina e Zeudi ogni quindici giorni arricchiamo il paniere di nuove idee; vi invito a dare un’occhiata anche alle ricette delle mie colleghe 👇👇👇👇👇👇👇👇👇
Simona fugassa d’la befana
sabrina pan brioche al mandarino
zeudi dreikonigskuchen torta dei re magi
Grazie per aver letto fin qui! Puoi trovare il video della formatura dei cornetti nelle mie storie in evidenza su instagram!
se ti è piaciuta la ricetta lasciami un like o un commento❤
Enjoy life 🎈
4 commenti
Ai cornetti non si dice mai di no, se poi sono belli e buoni come questi, direi che il bis è d’obbligo!
Ma che bello quel vortice bicolore! Mi viene voglia di addentare lo schermo!
Ultimamente quando penso alla colazione penso subito ai lievitati dolci, e con questi cornetti sarebbe un inizio di giornata strepitoso per me!
[…] Teresa: Cornetti brioche bicolore […]
Molto belli, Teresa, complimenti! Mi piacerebbe proprio tanto averne un paio per la colazione di domani, se la Befana li avanza 😁