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Brioche soffice

mi sono innamorata perdutamente e stavolta non è un paio di scarpe, ne un vestito , ne un piatto di brocante ne una caraffa col muso sbeccato, che non ci puoi mettere più l’acqua, ma che fa tanto figo nelle foto.

Sono già innamorata perennemente del vintage, di mercati, mercatini, negozi dell’usato,  polacchi che vendono agli angoli delle strade cose fantastiche, vecchie, impolverate, sbeccate ma che hanno un fascino ammaliante incredibile.

Amo i mercati all’aperto, i siuk talmente stipati di roba che sembrano implodere su loro stessi; impazzisco per i grandi open market come Porta portese, con  tante cianfrusaglie,  tutti pezzi fantastici che almeno uno lo dovresti avere, anche se non servirà probabilmente a niente, ma non puoi non possederlo.

Non vi dico quando sono stata in Egitto e al mercato di Khan el Khalili, uno scintillio ovunque, venditori pieni roba che risultava difficile anche attraversare le strade, spezie, ottoni, tessuti, tappeti, ori e incensi dapperttutto , in una misura talmente esagerata da far girar la testa ai comuni mortali sia chiaro, io sarei stata lì fino a notte fonda, se non  mi avessero gentilmente invitato ad  ritornare , magari il girono dopo 😆😆

Mi sento a mio agio mentre rovisto nelle bancarelle, guardo ,scelgo, parlo; essì che parlo tanto anche lì, ragioni, consulti, fai la chiacchiera. Insomma un salotto all’aria aperta, di dimensioni contenute rispetto ad un triste , tristissimo centro commerciale, dove cammini in tondo , senza aria , abbronzati da luci artificiali e che quando esci fuori sembri appena uscita da una bolla.

non so , è capitato anche a voi? che siete andati e avete girato in tondo e non comprato niente, magari insieme ai vostri figli, che vi hanno stordito completamente e dopo le file per il cibo e quelle per i negozi da teen ager dove non puoi nemmeno entrare per sopraggiunti limiti d’età e quelli dei videogiochi, dove ti hanno stordito ben bene , che non capisci più niente e il pensiero più ricorrente è il chimelhafattofare come mantra ricorrente e assoluto.

Mi piacciono anche i negozi, in realtà a me piace tutto quello che è shopping ma non sopporto le luci dei camerini : sono impietose , crudeli ed hanno la capacità di mettere in risalto tutti i difetti, anche se hai un bubbone sulla cistifellea, le luci sono capaci di metterlo in evidenza meglio di una tac. Entri che hai il colore della salute e nel camerino si trasforma in  un bel  colore verde  bile e anche col miglior trucco, sarai sempre  un punto peggio della sposa cadavere.

non mi piacciono le tende dei camerini e nemmeno le porte.

Non parliamo degli specchi che piuttosto che restituire un immagine fedele di te, sembra che sia a 100X e quindi ingrandita tutta la figura, sembri otto volte più grossa e inevitabilmente otto volte più depressa.

Ma io mi chiedo, con tutti questi problemi di autostima, non sarebbe meglio mettere dei bellissimi specchi snellenti ? Delle luci che si possano regolare, in modo da smorzare i toni verdi e gialli? camuffare i difetti, rendere l’immagine meno impietosa ? Ma dico ci vuole tanto?

Si usano filtri per tutto e anche quello più leggero , toglie minimo minimo qualche ruga, non dico quelli che con l’impegno devono togliere qualche chilo 😂😂😂😂😀

e l’intelligenza artificiale la fa da padrona, ormai quando vedi un immagine hai sempre il dubbio che non sia reale per davvero ed è esteso ad ogni campo di applicazione , urbi et orbi, mi chiedo come sia possibile che ad oggi, non ci sia uno specchio magico nei camerini, che non dico che ti debbano trasformare in claudia schiffer , ma che almeno non evidenzino per forza anche il difetto più nascosto.

Insomma, multinazionali della moda, voi che vendete capi , che spacciate capi che siano per tutti, ma raccolgono un tipo di clientela, cioè i magri che sono già avvantagiati che sono magri, pensate ai camerini intelligenti, quelli che migliorano l’umore quando ti guardi; non sarebbe  una cattiva idea . Per tutti insomma, anche per quelli che non c’hanno il fisico ma che in qualche modo vogliono vestirsi !

Miglioriamo questi camerini che sono tristi quanto una foglia d’insalata!

Cioè dovrebbe essere shopping, festa, olè, non ommiodio devo vestirmi!!!

❣❣❣❣❣❣❣❣❣❣❣❣❣

Io preferisco i negozi di nicchia, quelli al massimo a dodici chilometri da me; dove conosco tutti e le commesse parlano in maniera gentile e ti salutano per nome; mi piacciono i miei negozi, quelli dove sanno già che non proverò nei loro camerini angusti le cose, dove sudo anche d’inverno e che mi rendono claustrofobica anche se non lo sono.

Mi piacciono i miei negozi , dove posso entrare e affermare di essermi innamorata  e non passare per una psicopatica,  perchè sanno già che non sto facendo le avances al titolare , ma che sicuramente starò parlando di un capo 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

Dove sanno esattamente la mia taglia e pure se avessi una centoquaranta di circonferenza mi direbbero sempre “Tieni, questo sembra fatto apposta per te ❤” ho bisogno di un mondo che sappia comprendere tutte le mie paturnie, facendole proprie, ricercandomi la scarpa giusta per il mio piede o il jeans che non mi stressi quando sono già stressata.

E che vi offrono il caffè o che entrate solo per fare un saluto e sono felici di vedervi.

     

E allora dunque non mi ferma il prezzo , perchè in sintesi ho risparmiato chilometri, traffico, uno scazzo pazzesco, una crisi isterica devastante e ci o guadagnato anche una coccola.

Perchè i – no, non sei ingrassata- anche se tu ti vedi l’esatto opposto e i complimenti ai capelli anche quando sembri la gorgone o l’amica in profumeria che ti presta il mascara – per illuminare il tuo sguardo che oggi mi sembra triste, secondo me, valgono un milione di sconti fasulli.

L’umanità e l’empatia, non ha prezzo.

❤❤❤❤❤❤❤❤❤

Per tutto il resto c’è l’internet.

😁😁😁😁😁😁😁😁😁😁😁😁😁😁

E quando parlavo che mi ero innamorata, ottocentosessanta parole fa, non era per una scarpa, una borsa, un cappotto ; per una volta tanto non c’entrano tazze, bicchieri, pizzi e cotillon😆😆😆😆😆😆😆😆😆

ma l’amore di cui parlo è per questa brioche e per la sua sofficità che   potrebbe tranquillamente assomigliare ad una nuvola ed  io, davvero, tutta questa sofficità non ve la so spiegare!

Impasto diretto, senza troppe ore, semplice che veramente sembra da prima elementare , vi farà innamorare sicuro ! Non ci vogliono grandi maestrie nel realizzarla, ma solo qualche furbata che vi garantirà l’effetto alto alto e soffice soffice.

Io vi dico boh, non ne farete più a meno, intanto vi lascio la ricetta , provatela e poi mi fate sapere a quante repliche siete arrivati!!!!

Ma prima di lasciarvi vi chiedo, siete tipi da centro commerciale o da negozietto sotto casa?

Vi leggo ❤

Enjoy life 🎈

brioche soffice

ingredienti :

250 gr di farina 0

250 gr di farina 00

60 gr di zucchero di canna finissimo

1 cucchiaino di miele

1 cucchiaino di vaniglia (io uso i semini pronti)

1 cucchiaino di cannella

1 uovo piccolo

250 ml di latte tiepido

10 gr di lievito di birra fresco

60 gr di burro ammorbidito

8 gr di sale

un tuorlo diluito con pari peso di latte per lucidare

zucchero di canna per completare

finitura: zucchero a velo

procedimento:

Nella boule della planetaria inserire le due farine, lo zucchero, gli aromi e miscelare qualche secondo.

sbriciolare il lievito sulle farine e iniziare a lavorare il composto; versare a filo il latte tiepido ma non bollente.

Amalgamare grossolanamente gli ingredienti ed aggiungere l’uovo e farlo incorporare all’impasto.

Lavorare con il gancio uncino fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico; quando inizierà ad incordarsi, quindi a staccarsi dalle pareti della planetaria, è il momento di aggiungere il burro morbido, un pezzetto alla volta e far riprendere l’incordatura.

Occorreranno circa dieci minuti, quando l’impasto è incordato aggiungere il sale e far incorporare all’impasto.

Togliere l’impasto dalla planetaria e porre a lievitarlo in una boule leggermente infarinata , coperta da pellicola per non far asciugare la superficie, in un luogo caldo e lontano da correnti d’aria.

Potete anche metterla a lievitare in forno con o senza lucina o nel forno a microonde.

per una corretta lievitazione ci vorranno all’incirca due ore , per provare se è pronto bisogna provare con il dito l’impasto, se rimane una fossetta non è ancora pronto.

Rivoltare la pasta su di un pianto leggermente infarinato e senza sgonfiarlo troppo allunghiamolo leggermente e ricaviamone dei pezzi lunghi

     

da questi pezzi ricavate circa 23 pezzi grandi e piccoli.

Allargate ogni pezzo di pasta e poi ripiegate le estremità al centro e arrotolateli nuovamente fino a formare una pallina. Pirlate tutti i pezzi di pasta e posizionateli in una teglia con carta forno o con staccante.

Io ho utilizzato una teglia tonda da ciambella e posizionato i pezzi molto vicini tra loro, questo consertirà di espandersi in altezza durante la lievitazione e durante la cottura.

 

Sistemate tutti i pezzi di pasta e ponete a lievitare fino al raddoppio, sempre coperti con pellicola o con un cannovaccio .

La seconda lievitatura richiederà all’incirca un’ora ( ma anche meno a volte, dipende sempre dalla temperatura esterna)

Preriscaldare il forno a 190 ° ventilato, con calore da sotto e miscelare il tuorlo con il latte pari peso e due cucchiai di zucchero di canna , sempre quello extra fine

 

 

Lucidare la superficie ed infornare all’incirca per 20/25 minuti in forno caldo.

   

Quando la superficie è bella dorata e gonfia la vostra brioche è pronta.

Per una facile estrazione potete usare come ho fatto io una teglia con il fondo estraibile in modo tale da poter estrarre rapidamente , quando si è raffreddata, la brioche senza danni!!

Completate con zucchero e velo e copritela con una campana di vetro per mantenere intatta la sua sofficità per più giorni.

La vostra brioche è pronta per essere gustata, così al naturale o arricchita dalle vostre creme spalmabili o confetture preferite.

Vi dico che qui siamo già alla terza replica 😂😂😂😂

Grazie per aver letto fin qui, se vi piace il mio lavoro lasciate un ❤ per suportarmi!

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Grazie e alla prossima ricetta  😉

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2 commenti

Mariapia Settembre 23, 2024 at 22:59

È stato meraviglioso leggerti, in molti momenti ero in giro per le piazze affollate di mercatini insieme a te. Ti stavo chiedendo se l’avrei mai usata, quella teiera gialla e tu mi stavi dicendo “non importa, sono certa che sia indispensabile a casa tua”.
È terribile diversi interrogare se sia vero o meno, artificiale o meno non solo ogni cosa che vediamo, ma anche ogni cosa che viviamo. Cosa scegliamo completamente noi? Siamo ancora individui? Troviamo la piccola caffetteria di paese e continuiamo la chiacchierata ❤️

Reply
Teresa Settembre 26, 2024 at 16:21

Io e te nei mercatini, a braccetto, proprio come amiche di vecchia data a scambiarci parole , fatti e acquisti insensati ma favolosi! Mi ci vedo, come un film , nei cappotti stretti di lana a bere caffè e a dirci cose che sanno di meraviglia! ❤❤❤❤❤❤❤
A mio vedere sarebbe bellissimo 🧡 grazie dolcissima amica mia 🧡

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