anzitutto, voglio iniziare quest’articolo, usando la parola anzitutto, chè l’è la più brutta da utilizzare quando si inizia un testo scritto, ma serve per mettere le mani avanti e giustificare la mia lunga non presenza su tutte le piattaforme social, prima tra tutte, le pagine di questo blog, che non merita certo una titolare come la sottoscritta, ma si sa, mentre l’estate per molti è un momento di sano relax, per me è un momento di sano impegno.
e nulla posso fare per farmi perdonare , se non dirvi , che ho pensato a lungo di scrivere (ma l’ho solo pensato ahimè)ma che tra il dire e il fare si è messo di mezzo l’intero mondo e anche le galassie.
E sebbene, abbia fatto delle cose, ma non tantissime, ci tenevo a dirvi che queste fortunatamente non sono prettamente estive, anzi, sono facilmente replicabili in più periodi dell’anno .
Ma questo non vale come giustificazione, ma altresì come nota a margine per potermi almeno farmi perdonare un pochetto.
E no, non sono stata sbracata sulla spiaggia in cerca di ispirazione e nemmeno ho viaggiato lungo porti sconosciuti alla ricerca del mio io interiore, esibendo un fisico mozzafiato, corredando il tutto con frasi filosofiche altisonanti.
magari, mi verrebbe da dire!
Ho lavorato, lavorato e lavorato. E ancora lavorato se ancora non si fosse capito e sudato le classiche settecento camicie e sgobbato come se non ci fosse un domani.
perchè, mentre il mondo va in vacanza e tutto si ferma, io appartengo a quella categoria di sfigati che lavora nei sei mesi sbagliati dell’anno:durante le vostre vacanze e fermarsi non è contemplato. certo ho infilato qui e là un aperitivo e qualche gin tonic, ma è stato infinitesimale rispetto a quello che ho combinato precedentemente 😂😂😂😂😂
E se sono qui oggi, a testimoniare come abbia superato anche questo anno, a sopportare questo caldo estremo che potrebbe essere dichiarato una punizione divina e a sopportare l’umanità tutta e tutte le pippe che questa umanità si porta in vacanza insieme ai costumi, le asciugamani e alle ciabatte; ma non chiedetemi come abbia fatto, non potrei darvi nessuna risposta, a meno che non metta tutto sotto forma di un’equazione complicatissima e lunghissima, che io stessa non saprei svolgere.
Non sarò qui a dirvi di come sia sopravvissuta, anche perchè molto spesso fa molto la pazienza (santa) e una sana botta di fondoschiena che non chiamo culo perchè sembra brutto.
Vi vorrei raccontare dei clienti che nascondevano le cicche di sigaretta sotto i pioli delle scale, pensando che non me ne accorgessi o peggio, di quelli che ancora attaccano le gomme sotto i letti, ma non lo farò; ho bisogno di disintossicarmi da queste persone che credono che in vacanza possono dimenticare le buone maniere o più semplicemente la civiltà, quella basilare che fa la distinzione tra noi e le bestie, anche se detto tra noi, le bestie non fumano, non appiccicano i chewing gum ovunque col rischio che ti appiccichi le scarpe, incollando i piedi da qui a santo domingo.
E nel mezzo di tanto lavoro, ho fatto cose; poche , pochissime e vorrei raccontarvi che sono andata a ballare tutte le sere e invece no, mi sono addormentata come una centenaria alle nove (meu deu) ed ho stirato talmente tanto che io e la mia polti, ad un certo punto, ci scambiavamo segreti e confidenze!!!
Ellosò che non ve ne frega una beata cippa che sono stata praticamente tutto agosto ostaggio di quello o quell’altro ospite e che i miei amici hanno appeso una foto con su scritto wanted sulle assi del lido di Alfredo ; a chi interessa che le zanzare mi hanno eletta prodotto dell’anno e che il primo giorno di mare a settembre, sono scesa in spiaggia con tanto di maestrale che imperversava e mi sono anche ustionata tutto il lato sinistro, che sono dovuta correre in guarda medica piena di bolle 😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆
Non posso nemmeno dirvi di come sia dimagrita una decina di chili, come tutte le persone normali in estate , ovviamente non è successo, perchè come eccezione vivente a tutti i disagi della vita, mentre tutti in estate dimagriscono, io , invece ,sono ingrassata in maniera indecorosa.
E mentre questo mondo inverso dimagrisce, io ho trattenuto anche il sudore sottoforma di ritenzione idrica.
😮😮😮😮😮😮😮😮😮
Essì che la ritenzione idrica mi fa trattenere tutta l’acqua dell’universo e che potrei soddisfare il fabbisogno di tutte le cellule del mondo, tranne che le mie, ma sempre gonfia sono; e più che la prova costume a me fa paura la prova jeans a settembre inoltrato, quando , finalmente arriverà il fresco e io finirò di sudare anche da ferma.
E non cominciamo con questi pipponi enormi dello sport sotto il sole come moderni survivor, io sotto il sole ci sto già di mio e senza fare nemmeno chissà quale sforzo sono morta e risorta almeno dieci volte al giorno 😂😂😂😂😂😂😂😂
Amen !
Ma va la che oggi sono qui, a raccontarvi di questa torta semplicissima , fatto con un agrume ibrido che è un misto tra il lime e il limone, che ho nel giardino della casa vacanze e che ho creduto che stesse per passare a miglior vita , visto un certo aspetto moribondo e che invece ad un certo punto mi ha dato otto frutti facendomi pure tiè 🤘🤘🤘😂😂😂😂😂
come a dire, credevi eh di avermi fatto fuori 😂😂😂😂😂😂
e meno male che le piante e i fiori almeno hanno sviluppato questo istinto di sopravvivenza, altrimenti , intorno a me solo deserto e desolazione.
Una sorta di salviamoci noi che qua non ci salva nessuno
🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄
Il cake, che potrei chiamare torta, è arrivato un pomeriggio torrido,nel mentre di una fase di scazzo completo mentre si moriva letteralmente arsi, ho pensato bene di accendere il forno 😂😂😂😂😂😂😂😂😂 perchè è così, uno muore dal caldo e un altro accende il forno.
In questo caso eravamo io & io e nessun altro a cui dare fastidio e siccome stavamo già sull’orlo del collasso psichico , fisico e morale, niente poteva farmi questo forno acceso e quindi sono andata via di cake.
Vi avviso già che il nome della pianta non me lo ricordo e che se non l’avete, potete usare i limoni e tra poco i mandarini o le arance.
La soffice delicatezza di questa torta vi conquisterà e non ditemi che soffrite il caldo, da ora in avanti, a meno che non abitiate qui, insieme a me nella mia africa, le temperature sono già più clementi, infatti sarò solo io a lamentarmi del caldo, lo so già, almeno fino a dicembre mentre il resto del mondo già rimpiange l’estate e i suoi centordicimila miliardi di gradi.
E’ dal 31 agosto che vi sento dire Addio mia estate già mi manchi
mentre io annaspo ancora e penso ancora sei qua estate, ma cosa ti ho fatto di male io , per torturarmi così.
E NIENTE, potrei continuare all’infinito a fare lamentele , ma poi mi rendo conto che avast mò
ho una dignità anch’io e finirò di lamentarmi sicuramente in qualche altro articolo 🤣🤣🤣🤣🤣
ma oggi basta.agosto è archiviato, passato, finito. le ferie sono finite, andate in pace.
Non me ne vogliate, ma ad un certo punto bisogna rassegnarsi e passare oltre essù , passate oltre, che c’è natale , gennaio e poi è estate un’altra volta !
🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Intanto smetto di parlare, anche se di cose ne avrei da dire a iosa e vi lascio (finalmente) la ricetta.
E voi come avete trascorso l’estate?
enjoy life 🎈
cake panna e limone
5 uova
280 gr di zucchero
150 gr di panna vegetale da montare
125 gr di yogurt al limone
300 gr di farina
50 gr di fecola
16 gr di lievito
100 ml di succo di limone
la buccia di tre limoni
1 pz sale
75 ml di olio
una tortiera da 27 cm di diametro rivestita di carta forno
procedimento
Laviamo accuratamente i limoni e grattugiamo la buccia e dopo li spremiamo ben benino.
In planetaria lavoriamo lo zucchero con la buccia del limone e quando è diventato sabbioso, aggiungiamo le uova, una alla volta facendole montare per bene.
Aggiungiamo lo yogurt e la panna che non deve essere montata mentre la frusta lavora e facciamo incorporare bene il tutto alla montata di uova.
Aggiungiamo setacciando un pò alla volta farina, fecola e lievito insieme amalgamando bene con una spatola.
Alternare le farine con l’olio e il succo dei limoni ed il pizzico di sale fino ad ultimare tutto.
Amalgamare bene e versare nella teglia foderata di carta forno.
Cuocere a 185° per circa 40 minuti ma fate sempre la prova stecchino.
Sformare su di una gratella quando la torta sarà tiepida e quando è fredda spostarla su di un piatto da portata e spolverare di zucchero a velo.
Potete anche coprirla con una glassa leggerissima, anche se io l’ho preferita lasciarla semplice.
Grazie per aver letto fin qui .Se vi è piaciuta questa ricetta potete lasciare un ❤ o un commento , sarò felicissima di rispondervi.
Alla prossima ricetta ❣
2 commenti
Ciao ma se volessi farla in uno stampo da 20 quali sono le dosi?
ciao, ho ricalcolato le dosi per una teglia da 20 cm di diametro; devi dividere ogni ingrediente per 1,8 che è la differenza tra i due diametri.
pertanto
4 uova-155 gr di zucchero-166 gr di farina-83 gr di panna-27 gr di fecola-8 gr di lievito-55 gr di succo di limone-41,6 gr di olio .Ovviamente vanno ricalcolati anche i tempi di cottura, ma molto dipende dal tuo forno.Spero di esserti stata utile. Buona serata 😘