“dieci piccoli dolcetti”
(e alla fine non ne rimase nemmeno uno)
Questa storia del natale è diventata una fatica enorme, , come tutte le cose che hanno a che fare con queste feste di dimensioni pantagrueliche, si riduce tutto ad una corsa contro il tempo.
E’ una specie di countdown mondiale, dove volente o nolente siamo tutti assoldati a questa grandissima maratona, a volte davvero stancante, verso questo traguardo che si completa, ma non del tutto nel giorno di Natale.
Una cosa faticosissima!
Se poi, appartenete a quella schiera di persone che fanno tutto da se, perchè sono ammaliati da questa balla stratosferica che si fa per tre, è come segnare a fuoco , il vostro prossimo esaurimento nervoso!
😂😂😂😂😂😂😂
ma partiamo per gradi; questo mese incredibile, nel quale si concentrano una moltitudine di avvenimenti sociali, in un vortice di appuntamenti tutti strettamente incastrati tra il primo e il 24, tanto da dover mettere in pratica tutte le capacità di incastro e sdoppiamento acquisite in anni e anni di allenamento al tetris.
e se non avete mai giocato a tetris, la vedo un pò difficile 😂
Serve innanzitutto una pazienza da santone, una precisione millimetrica nell’organizzazione e una sana dose di ooommmm per farsi scivolare tutto.
Considerato che non ho nessuna di queste qualità, tranne una sanissima dose di arrangiamento e soprattutto stoicità alle avversioni, nel senso che più mi si presentano e più divento panzer da sfondamento , posso dire , che è solo grazie a questo che non chiudo baracc e barattell’ e me ne vado a zonzo!
Che poi diciamolo, alla fine non ci obbliga nessuno, anzi siamo anche sempre ipercriticati, ma come dico sempre io, non sono io, è la mia mente che va da sola 😂😂😂😂 che poi le mani la seguono, è un altro discorso 🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄
E che tutto questo caos, si associa a tanti altri caos, di portate ben più eccezionali e diventa tutto un enorme marasma.Ecco, io vivo così, in questa eterna corsa tra me e il tempo, ma alla fine, come una lunga, lunghissima maratona, porto a casa il risultato.
Del resto se lo faccio è perchè mi piace per davvero, altrimenti chi avrebbe sopportato le lamentele di tutti!
Come stavo dicendo, dicembre, l’ultimo figlio di questo anno, concentra in se più avvenimenti che richiedono per forza la partecipazione tua e che per forza di cosa, dovendoti presentare tu medesima “di persona personalmente” non puoi pensare di sostituirti con un cartonato di dimensioni reali
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Partiamo con lo scoglio più difficile:
i colloqui scolastici di ogni ordine e grado.
Soprattutto spiegatemi perchè.
perchè a Natale, quando presentate questi pagellini , alle volte con più zeri del mio conto in banca e pretendete che sia anche un buon Natale! Perchè ,impietosi pretendete che si facciano file chilometriche, di ore e ore per sentirsi dire : non vogliamo certo guastarle il natale e vanno giù di lamentele, passando dallo scarso rendimento alla crisi generazionale che inesorabile coinvolge ogni studente dall’anno zero fino ai giorni nostri, mentre per altri (come fortunatamente è il mio caso e lo dico con umiltà credetemi)fai queste quattromila ore di attesa per sentirti dire tutto apposto e qualcuno aggiunge. maera non è lei che doveva venire!
ah no? e non potevate dirmelo? pensate che mi diverta a stare in piedi per un tempo infinito, a litigare per le file, mentre potrei starmene comodamente altrove a farmi un fatto mio?
Dopo i colloqui scolastici, lo step successivo sono le recite di natale e i saggi spettacolo.
Niente da dire come genitore 1 o 2 alla visione del proprio pargolo o pargola nell’esibizione di uno spettacolo di natale ti riempie d’orgoglio lo so, ma anche di tanto scazzo;
anzi lo scazzoprevarica l’orgoglio di vedere il proprio figlio che interpreta l’albero,la stella o la pecora del presepe, soprattutto quando i figli in esibizione sono due, nella stessa data , in due posti a migliaia anni luce tra loro che nemmeno dieci portali del tempo farebbero arrivare in orario perfetto.
a niente è valso il dono dell’ubiquità che non ho e nemmeno la puntualità, che certo non si contraddistingue nelle mie qualità primarie, arrivando inesorabilmente in ritardo sia all’una che all’altra, dovendosi dimenare tra una moltitudine di persone, tutte lì , ad assistere alla presentazione dello spettacolo, tra bambini reticenti e urlanti, nonne, zie ,cugini annoiati trascinati li a forza e mamme emozionate ma fortemente stressate, mentre tu sei alla ricerca di una sedia, dopo aver passate diecimila ore all’impiedi e l’unica che trovi o è rotta o è in fondo alla sala, dove l’unica cosa che vedi sono le teste degli altri 😆😆😆😆
Non parliamo poi di quando i tuoi figli ti chiedono se li hai visti e fotografati e tu l’unica foto che sei riuscita a fare e della testa di una nonna che faceva a destra e a sinistra, immortalando inesorabilmente , soltanto le radici cotonate !!!
la ricerca del vestito adatto alla recita o al saggio è una di quelle cose più difficile da realizzare; generalmente noi abbiamo sempre sbagliato il colore 😅 ho sempre avuto delle difficoltà enormi a trovare questi pull giallo oro del madagascar o le calze colore del sottobosco all’imbrunire della steppa , cosicchè , siamo arrivati sempre con un colore diverso 😂😂😂😂😂😂😂 e se il bamboccino, all’ultimo spettacolo è giunto in maglia rossa, mentre tutti gli altri erano in bianco e non ci ha fatto propriamente caso, se fosse successo a cerbero, come minimo mi avrebbe messo alla gogna 😂😂😂😂😂😂😂
Sono certa che non mi verrà mai consegnato il premio madre dell’anno, soprattutto se il termine di misura è nell’attenzione di queste “sfumature”!
Alla lista , lunghissima dei disagi di questi giorni infuocati, si ci aggiunge la ricerca del regalo perfetto anche quando sai che ti verrà restituita una delle cose più brutte ed inutili dell’umanità (e di questo ne parleremo in un altro articolo)
e la produzione infinita di dolci che in questo periodo si dispensano urbi et orbi.
Il regalo home made fortunatamente, sta riemergendo dagli inferi nella quale era stato relegato in tempi di preferisco comprarlo che farlo, per ritornare prepotentemente in AUGE oggi.
Questo comporta lacrime e sudore, tempo di esecuzione ,calma e fantasia nel confezionare queste dolci scatole.
Inutile dirvi che tutte queste cose avrei dovute presentarle in tempo per il 24 , per far si che le possiate vedere e magari realizzare, ma , come sempre, sono stata fagocitata dalla vita e come sempre accade in questi casi , in mezzo a tutto questo turbinio di avvenimenti, ho infilato qui e la il tempo per realizzare un pò di cose dolci ed irresistibili (almeno credo 😁)
Spero possiate trovare un posto nel vostro cuore per potermi perdonare per il mio incommensurabile ritardo <3
La torta che vi propongo oggi, in questa raccolta natalizia, sempre che riesca a portarla al termine , è una chiffon al cacao vestita da renna rudolph.
Mi piaceva moltissimo l’idea di realizzarne una, ma sono incappata nel disfacimento delle corna che ho realizzato con uno strato troppo sottile di cioccolato ed ho dovuto trovare nell’immediato un degno sostituto 😂😂😂😂😂 affidandomi a due stecchi stellati che ho reperito in dispensa.
Inutile dirvi che non avevo il tempo di rifarle, sono quelle cose che vanno così, a rotoli e allo sfascio e che tu tenti di rimediare velocemente come quando ti si strappano i pantaloni mentre sali sull’albero
😂😂😂😂😂😂😂😂 o la zip del giubbetto si incastra e tu non puoi toglierlo e stai schiattando di caldo. e allora che fai ? improvvisi!
E quindi potrei essere una maga dell’improvvisazione oltre che del tetris 😂😂😂😂😂
Ritornando al mio rudoph,
diciamo che non è formidabile nella sua bellezza, piuttosto peculiare, ma la sua bontà è ineguagliabile e vi dico che vale la pena di essere realizzata, magari realizzando un decoro migliore del mio oppure lasciandola al naturale, che l’è comunque di un buono pazzesco!
Vi lascio alla ricetta e vi ricordo che potete trovarmi anche su instagram e facebook con tanti video simpatici !
grazie per aver letto fin qui e buon proseguimento ❤
Enjoy life 🎈
chiffon cake al cacao rudolph edition 🎄
ingredienti:
8 uova a temperatura ambiente
230 gr di farina 00
300 gr di zucchero
150 ml di latte
50 ml di acqua
10 gr di cremor tartaro
125 gr di olio di semi
1/2 cucchiaino di polpa di vaniglia
60 gr di cacao
1 stampo da chiffon cake da 26 cm di diametro
crema al burro meringata
(io uso sempre la ricetta di nicole Unicorn eats cookies che è insuperabile)
230 gr di albume a temperatura ambiente
400 gr di zucchero
1/2 cucchiaino di cremor tartaro
350 gr di burro morbido tagliato a cubetti
1 cucchiaino di vaniglia (io uso la polpa di 2 bacche)
2 gr di sale
225 gr di cioccolato fondente al 70%
preparazione chiffon:
in una ciotola separate gli albumi dai tuorli, inserendo gli albumi in planetaria perfettamente pulita e senza alcuna traccia di tuorlo.
In una ciotola unire i tuorli e 150 gr di zucchero e lavorarli ottenendo una crema, io uso una frusta a mano e mescolo finchè non si è sciolto lo zucchero * se utilizzate uno zucchero extra fine si scioglie in poco tempo* .
Miscelare insieme l’acqua e il latte ed aggiungerlo al composto di uova. Aggiungere la vaniglia ed in ultimo setacciando la farina e il cacao.
Montare gli albumi con l’aiuto di una planetaria aggiungendo quando iniziano a schiumare il cremor tartaro e lo zucchero rimanente in tre riprese.
Dobbiamo ottenere una montata bianca lucida e sostenuta.
Inserire la montata di albumi nella crema di tuorli in tre o quattro fasi, mescolando dal basso verso l’alto fino a che non è tutto amalgamato.
Aggiungere il sale amalgamarlo al composto e versare nello stampo da chiffon
*lo stampo da chiffon cake è un anello alto con tre piedini in alluminio.Non va assolutamente unto altrimenti la torta ricadrebbe su se stessa una volta cotta.
Cuocere a 170 ° in forno statico per circa 50 minuti, ma la cottura varia sempre e va tenuto in considerazione la conoscenza del vostro forno.
Una volta cotta, capovolgere la torta sui suoi “piedini” e lasciata raffreddare.
Per staccarla dallo stampo, attendere che sia completamente fredda e poi aiutarsi con un coltello dalla lama liscia e passarla delicatamente lungo i bordi per darle una mano a staccarsi.
Potete già servirla così, con una spolverata di zucchero a velo e cacao, oppure glassata con una glassa leggera al cacao o con una ganache.
Se invece vi piace l’idea che vi ho proposto , possiamo farcirla con una crema al burro meringata al cioccolato fondente.
Come vi ho già anticipato io utilizzo la ricetta di Nicole che potete trovare sul suo blog qui
preparate una ciotola capiente per un bagnomaria e versate gli albumi, lo zucchero ed un pizzico di sale. miscelate il tutto con una frusta e quando raggiunge i 70° spostare il composto in planetaria.
- se non si è in possesso di una sonda o termometro da cucina preleviamo un pizzico di composto tra le dita, se si sentono i granelli di zucchero, non abbiamo raggiunto ancora la temperatura indicata.A 70° lo zucchero si scioglie e quindi non sentiremo più i granuli, a questo punto trasferire il composto*
- in palnetaria iniziamo a montare a bassa velocità ed aumentiamo man mano, fino a quando non diverrà una meringa liscia e lucida.
- Iniziamo col sciogliere il cioccolato a bagnomaria.
- Sostituiamo la frusta con il gancio foglia e iniziamo ad aggiunger il burro a pezzetti.
- Bisogna che il burro sia perfettamente amalgamato, pertanto non aggiungere il pezzo successivo se il precedente non è perfettamente inglobato.
- Aggiungere la vaniglia ed in ultimo il cioccolato fuso raffreddato leggermente.
Lavorare fino a che non si è ottenuta una crema liscia e setosa.
Potete scegliere di usarla subito oppure farle fare un passaggio in frigorifero.
Io ho optato per un passaggio in frigorifero di un’oretta, coperta da pellicola.
Sformate delicatamente la vostra chiffon cake e con un sac a poche con becco a stella piccola rivestite tutta la circonferenza della torta con tanti ciuffetti.
Ricoprite anche la sommità e completate con le decorazioni degli occhi e del naso di rudolph.
Per le corna temperate sciogliete 200 gr di cioccolato fondente e quando è sciolto, versate altri 100 gr di cioccolato freddo (questo serve a dare un temperaggio alla cioccolata ) stampate una sagoma e posizionate sopra un foglio di carta forno e sovrapponete con il cioccolato per ottenere la forma.
fate raffreddare e ripetete l’operazione, questo vi consentirà di dare una certa stabilità al vostro soggetto.
Io sono stata più frettolosa ed infatti si sono rotte tanto da essere inutilizzabili!!!
Spero che questa ricetta vi sia piaciuta e vi auguro di trascorrere in serenità questi giorni di festa.
Alla prossima ricetta !