#hoquestacosaconlautunno
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Vi annuncio che la preparazione di questa confettura metterà a dura prova la vostra pazienza, svelandovi quei segreti karmici alla quale non avreste mai avuto accesso; v’insegnerà il valore della tenacia e dell’indulgenza, inteso come santa, santissima indulgenza, che quella messa in atto con i capricci dei vostri figli, delle lagne e delle pippe correlate , di quando quella volta avete detto : ma a mamma r’ stu criaturo chi è guardandovi attonite intorno, sperando che nessuno vi abbia riconosciuto come genitore;
sarà la vostra chiave di apertura verso la tolleranza , sullo scazzo cosmico del CHI ME LO HA FATTO FARE
preparare questa confettura vi darà modo per sempre di dare un significato vero alla parola resilienza e capirete quanto in effetti, ab illo tempore, sia stata tanto abusata e senza averne l’effettivo senso, sotto le foto al mare delle adolescenti, tanto per dirne una .
La confettura di melagrana un pò come prova del nove nell’ampio senso della tolleranza e nel fare una cosa della quale non c’è l’ha assolutamente chiesto nessuno, ma che in qualche modo se ne sentiva l’esigenza di percorrere questo cammino tortuoso . Una specie di viaggio nella testa per capire chi siamo veramente e piuttosto che intraprendere il cammino di santiago , una intraprende di fare la confettura di melagrana, che in quanto a scazzo è una cosa pazzesca e magari capisce qualcosa di quel guazzabuglio che ha nella testa, ma magari non capisce proprio niente.
Una specie di conoscenza dei propri limiti.
A nome di che, a nome di chi, sinceramente no lo so.
Ma partiamo dal principio.
Come ben sapete , io abito in campagna, un tempo ero circondata dal niente , oggi invece la mia zona di residenza (e resilienza mi vien da dire ) è diventata abbastanza centrale; tralasciando tutti i benefici e malefici della solitudine di quando abitavo io e il niente, questo luogo, nonostante la commercializzazione , in un certo senso , siamo riusciti a mantenere un certo aplomb campagnolesco.
Pieno di verde, curato ma con quel tocco rustico che fa tanto campagna.
Niente a che vedere con le campagne romantiche della brughiera inglese, qua di inglese abbiamo solo la nebbia al mattino presto, ma ancora ci sono dei campetti coltivati e tra questi frutteto con ciliegi e melograni e altri simpatici alberelli che fanno delle mele microscopiche, delle pere centenarie che però sono amarissime, un cespuglio di more , una giuggiola, quattro clementine e un’infinità di arance, limoni e mandarini, due alberi di susine viola e due albicocchi.
i ciliegi ahimè, quest’estate non hanno dato nemmeno un frutto, ma manco a pagarlo a peso d’oro mentre i melograni , quatti quatti, sono cresciuti rigogliosi, senza che nessuno se li filasse perchè troppo impegnati a piangere le ciliegie e anche prima del tempo stesso, sono maturati in un’esplosione di rosso rubino veramente incantevole.
Cosa da rimanerci incantati da tanta bellezza.
E stupore perchè sono sopravvissuti
E quantità.
Non vi dico, una quantità assurda che ne ho regalati moltissimi e nonostante tutto sembravano ancora troppi.
Ora io non so se voi li considerate dei frutti facili; per me no, sono insidiosi, bellissimi nei loro colori dal rosso al bruno , in pieno mood autunnale, ma accidenti, basta solo guardarli e ti si splatterizza tutt’intorno di macchie rosse che mancano solo i ris a fare i rilievi.
😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆
Cosa fare?
dopo averli regalati in quantità , ho chiesto come li avrebbero utilizzati e la risposta più frequente è stata la spremuta.
La spremuta di melograno è andata per la maggiore.
L’ho fatta per due giorni e dopo aver tinto di rosso anche l’anima , sono andata alla ricerca di qualcosa di più interessante.
Per carità, mangiato così, al naturale, permette di fare magazzino di tutte le sue proprietà nutrizionali, quali la vitamina A e C, gli antiossidanti di cui è ricco che oltre a contrastare i radicali liberi, danno un aiuto significativo nella prevenzione delle patologie cardiovascolari, tumorali e neurodegenerative.
Ma in che modo sarebbe mai potuto nascere questo articolo e il conseguente scazzo mondiale se io avessi mangiato così, soltanto così, il melograno?
In che modo avrei trascorso ore a scrivervi questa ricetta che in fondo non è nemmeno una ricetta, se non avessi voluto provare a fare qualcosa , della quale mentre la facevo , ho pensato e ripensato a tutti i calendari esistenti, anche quello greco ortodosso, per poi risultarne estremamente soddisfatta dopo??
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
e quindi niente, sono andata alla ricerca di qualcosa di più di mettere i chicchi nelle insalate e nei risotti, ho fatto anche un esperimento di torta che però non mi ha convinto più di tanto.
Insomma a quanto oltre alle insalate, il farro e ancora insalate e spremute, con questi melograni non si può fare altro. forse.
Poi la svolta, mi han detto che , leggenda metropolitana, qualcuno è stato così folle da farne confettura.
Confettura. Ma è difficile , mi hanno detto. E’ lunga e complicata , ha detto qualcun altro.
Ma poi è tutto un dire, chi l’ha mai assaggiata la confettura di melograno e se poi tanta fatica e magari non ti piace nemmeno?
Insomma questa confettura di melagrana sembra che sia una cosa difficile come trovare l’arca.
L’idea all’inizio, mi è sembrata abbastanza malsana da essere messa in atto, ma più ci pensavo e più mi sembrava interessante.
e niente, la lampadina si era accesa e l’embolo, inesorabile già partito.
Alla prima prova, con solo un chilo di chicchi, ho pensato che stessi resentando la follia, chicchi e rosso dappertutto; una scena di cui kubrick sarebbe stato fiero di me, tanto lo sguardo alla nicholson ormai è di default e il ciuffo pure 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Casomai voleste farla e non siete qui solo per leggere le mie farneticazioni a riguardo ricordate di usare una maglia vecchissima per pulirli, un paio di guanti e stracci un po ovunque per evitare l’effetto tragedia , soprattutto se avete una cucina totalmente white come la mia.
😊😊😊😊😊😊
E qui ritorno alla prefazione di questo articolo, preparare questa confettura mi ha cambiato il concetto di pazienza, di tolleranza, uguaglianza, libertè, egalitè e fraternitè 😂😂😂😂non vi dico che mi sono sentita un pò il dalai lama, ma un qualcosa di vicino ….vicino vicino 😆😆😆😆😆😆😆
E dopo che l’avrete fatta, ripercorrete anche voi la vostra vita a ritroso a quando quella volta li, avete perso la pazienza, con la vecchiarella , sorda e cecata, in fila alla biglietteria del treno e il treno della vostra vita stava passando e gliene avete urlate contro di ogni, quando nell’aprire il portone avete provato tutte le chiavi e ovviamente è sempre l’ultima e voi vi stavate facendo sotto e il portone l’avete aperto a calci e morsi , ripenserete a tutto questo e direte al mondo se vuoi fare veramente, ma veramente veramente una prova di quanto sei paziente, resiliente, tollerante , prepara una confettura di melograna. E sto.
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Vi lascio dunque la ricetta che sono certa che a questo punto sarete più curiosi di sapere come si fa o come di come raggiungere il nirvana o magari tutti e due.
😊😊😊😊😊
ma prima vi chiedo, quanto siete “realmente pazienti”?
Grazie per aver letto fin qui e vi leggo nei commenti
enjoy life 🎈
confettura di melagrana
ingredienti :
2 kg di chicchi di melagrana meticolosamente sgranati e puliti dalle pellicine bianche (che sono amarissime)
2 mele rosse (io ho usato le fuji ma potete usare anche una mela rossa più zuccherina)
2 mele granny smith (verdi)
500 gr di zucchero semolato
la buccia di un limone
il succo di due limoni filtrato dai semini
procedimento.
Sgranate i melograni , ci sono voluti all’incirca 25 melograni di media grandezza per ottenere 2 kg di chicchi.
Ovviamente preferite i melograni maturi che hanno chicchi grossi e di un rosso rubino brillante.
Togliete le impurità e le pellicine bianche che rimangono attaccate.
Versateli nella pentola che andrete ad usare per cuocerli successivamente.
Dev’essere capiente per non far traboccare il prodotto in cottura e in acciaio per consentire una cottura omogenea .
Tagliate le mele a quattro, privatele del torsolo centrale e successivamente le tagliate a pezzi grossolani che andrete ad aggiungere ai chicchi di melograno.
Pesate lo zucchero ed aggiungetelo alla pentola.
Infine aggiungete la buccia di limone date una mescolata con un cucchiaio o una spatola, copite con pellicola e ponete a macerare per circa 12/14 ore.
Il giorno successivo , mettete a sobbollire i chicchi a fuoco medio per circa venti minuti fino a che non sobbolle.
Intanto sterilizzate i vasetti immergendoli in una pentola adatta a contenerli comodamente ricoperti d’acqua; dal bollore fate trascorrere 20 minuti.
Trascorso questo tempo, toglieteli dall’acqua bollente e poggiateli su di un piano a testa in giù e coperti da un cannovaccio pulito.
quando la confettura inizia a sobbollire e le mele sono morbide, togliete dal fuoco e frullate tutto con il pinipimer ad immersione.
Preparate un colino a trama media e posizionatelo su di una boule.
Filtrate il composto ottenuto ; i semini bianchi della melagrana rimarranno nel setaccio e delicatamente muoveteli con una spatola per estrarne il succo; ripetete questa operazione un paio di volte, vi consentirà di eliminare tutti quei fastidiosi ossicini .
rimettete il composto filtrato in pentola , aggiungete il succo di limone e portatela al bollore nuovamente.
♦♦di tutta questa fase non ho contributi fotografici, ero impegnata a santiare me e chi me l’aveva fatto fare mentre i semini , chissà in che modo, scappavano dal setaccio !!!♦♦
Dal bollore deve cuocere circa 25 minuti, quando inizia ad attaccare alle pareti della pentola è pronta.
nota 1 : non ho usato pectina pertanto la confettura rimane morbida ma non liquida.
nota 2 :la prova piattino è una valida spia di cottura, in questo caso , quando la confettura non cola più velocemente si può spegnere. Una cottura troppo prolungata può rendere la confettura troppo scura.
Versate la confettura nei vasetti, chiudeteli e capovolgeteli per creare il vuoto.
Trascorsa mezz’ora potete rigirarli.
Pulite i vasetti con uno straccio umido e conservate in un luogo fresco e buio.
questa confettura ha un gusto leggermente aspro, pungente.
Oltre ad essere perfetta per alcune tipologie di dolci, che hanno bisogno di essere bilanciate perchè troppo dolci, è perfetta per accompagnare un tagliere di formaggi semi stagionati.
Potete anche pensare di regalarla per Natale pavoneggiandovi mentre raccontate di quanto sia stato lungo e tortuoso avere quel vasetto , potete tirarvela ampiamente , troverete solo pochi sfarfallati che la farebbero 😂😂😂😂😂😂😂
Come trofeo , come raggiungimento del Nirvana o semplicemente perchè è buona ,
la vostra confettura è pronta per essere servita. 🥰❣
Grazie per aver letto fin qui, lasciate un ❤ se vi è piaciuto questo articolo; vi ricordo che potete trovarmi su instagram, facebook e pinterest con tanti contenuti inediti.
Grazie e alla prossima ricetta 😉