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crostata frangipane al pistacchio e mousse di ricotta

-Sogno l’inverno-

E invece sono alle prese con  questa brutta carogna dell’estate che imperversa su questa mia africa come se non ci fosse un domani, come un pò tutti credo, ma per chi già normalmente soffre il caldo è sempre un pelino più difficile. Un trauma.

E  fuori Caronte si accanisce e  la sensazione è quella di stare in un forno ventilato perenne, giorno e notte.

E così ho ceduto alle lusinghe dei condizionatori già a luglio, quando prima, mi arrendevo ad agosto inoltrato; cose che cambiano quindi nel corso del tempo e che prima non avresti mai creduto possibile.

EH!

chissà se questo è dipeso dall’età , dalla pazienza o semplicemente dal fatto che nun ja fò più di sentirmi un pollo sul girarrosto, fatto è che ho acceso i motori e questo però  rende difficile adesso affrontare la calura di metà pomeriggio per fare qualsiasi cosa, come ad esempio lavorare, tanto per dirne una.

Tremendo.

Ci sono molti modi per affrontare questa punizione divina del caldo e anche se non me l’avete chiesto, ve ne illustro le potenzialità in questo articolo 😂😂😂😂😂

Ma tu guarda che fortuna direte voi! 😅😅😅😅😅

Essì! voi oggi non lo sapete , ma questo articolo vi svolterà la vita , quella estiva intendo, quando i vari caronte, minosse e tutta la mitologia greco-romana imperverseranno sulle nostre teste.

Anzitutto ritengo sempre efficace il consiglio base di non uscire tra le 8 di mattina e il trenta ottobre, mi sembra propedeutico , ma capisco che non è a tutti questa accezione, in quanto c’è gente che lavora anche d’estate, sotto il sole cocente (pensate agli asfaltisti) e che non va assolutamente in ferie durante il periodo estivo.

Non tutti a giugno a luglio o ad agosto si vestono di ciabatte e pantaloncini e vagano per le isole o più semplicemente si sbracano a mare e ciao.

No, ci sono quelli che lavorano, si spostano da una parte all’altra in forni crematori chiamate auto, soffrendo e annaspando in quest’afa e se proprio volete saperlo, maledicendo l’estate ! Ah è così!

e oggi visto che siamo in vena di verità assolute, dalla serie adesso vi dico quello che nessuno ha avuto mai il coraggio di dire!😆😆😆😆😆

 

La combinazione assurda lavoro+ caldo+ gente esaurita da ferie non aiuta, no, ve lo dico, non aiuta affatto.

e può creare effetti devastanti come risse, scazzo ed esaurimento nervoso.

E sebbene le raccomandazioni nazionali dei medici riuniti al bar il venerdì pomeriggio a fare ape e a discutere della barca o della vacanza fatta in albania indichino di non uscire :

-nelle ore più calde

-di bere acqua

-di chiudere le persiane

-di proteggere anziani e bambini

  • di mangiare frutta e verdura fresca, non sotto forma di caponata, ciambotta o peperonata

Mi viene di aggiungere mettetevi un cappello per l’amor di Dio che già siete borderline voi e i vostri esaurimenti , il sole non vi può aiutare certo!

ed io aggiungo  i miei suggerimenti efficacissimi, che non fanno certo dato scientifico ma fidatevi che io al caldo ci vivo 365 giorni l’anno e qualcosa l’ho imparata!

-se potete evitate di uscire nelle ore più calde, ma ancora meglio se non uscite proprio, che quando vi mettete in macchina vi si alza la pressione e cominciate a non capire più niente e succede che vi impappinate alle rotonde e superate a destra.

-inversamente, se proprio dovete uscire, abbandonatevi sulle spiagge, utilizzate ombrelloni schermanti uso tenda e state fermi lì, fin dopo il tramonto, quando anche l’ultimo gabbiano è andato via, è ora di tornare a casa!

-la fortuna o la sfortuna dei condizionatori non è da tutti, se non li avete non scassate i cabasisi al prossimo che avete caldo. fate un piccolo investimento la prossima primavera e non rompete più

– rinfrescatevi. possibilmente a casa vostra, senza utilizzare le fontane pubbliche come docce personali

-vestitevi leggeri, ma non confondetelo  con l’andare nudi a zonzo  mostrando fisici non proprio eccellenti, ma vale anche se siete bell’informa, le eccezioni a riguardo non si fanno nemmeno per brad pitt o naomi campbell e non vale certo  giustificarvi col fatto che avete caldo ; Il costume, il filo brasiliano, i boxer con la camicia aperta non fanno abbigliamento, sono solo osceni, anche se siete fisicamente il david di donatello o la venere del botticelli. Il decoro è a prescindere dalle temperature e dalla vostra autostima.

-non stazionate ai banchi frigo dei supermercati che hanno temperature ben oltre sotto lo zero , poi vi viene lo shock termico 😆 e devono correre i paramedici a rianimarvi .

-Se proprio non riuscite a resistere alle temperature estive programmate le ferie in islanda

-le zanzare, gli insetti, le lucertole sono propedeutici di questo periodo, nessuno ve le mette in casa per farvi un  dispetto; se vi mettete nel prato e sudate , perchè ci sono sessanta milioni di gradi , non solo evaporate e potrebbero non trovarvi più ma diventate prede di queste specie e non è che possiamo dare fuoco ai giardini per evitare tutto questo.

-bevete tanta acqua e mangiate tanta frutta, i gin tonic lasciateli ai veterani che reggono l’alcol e il caldo

-NON DISCUTETE per nessuna ragione con chi è più sudato di voi, che in assoluto rimane sempre la regola principe.

 da ripetere come mantra prima di ogni discussione.

Detto ciò, dopo aver sciorinato le mie indiscutibili perle di saggezza, mi viene da dire che se non ce la fate, l’unica cosa possibile da fare è mettersi ammollo in acqua , qualsiasi liquido che dia refrigerio che esso sia mare, piscina, pozzanghere , bagnarole, annaffiatoi del giardino, anti gelo dell’auto, l’acqua è un ottimo termoregolatore, soprattutto se vi stazionate per ore 😂😂😂😂😂

Ora, che fa caldo e che sia insopportabile è una condizione stessa dell’estate, nel senso che se si chiama estate ma si legge anche inferno su questa terra, un motivo ci sarà; infatti io non  ricordo mai un’estate in cui non abbia sofferto o sudato e anche quando voglio dare colpa al cambiamento climatico, vado a ritroso nel tempo e scopro che trent’anni fa faceva caldo lo stesso (ma tu guarda), infatti i miei nonni facevano il concentrato di pomodoro essiccandoli al sole , se avesse fatto freddo, non credo che la cosa sarebbe stata possibile.

ALTRIMENTI RIMANDATE TUTTO A SETTEMBRE E STO.

🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

insomma a settembre si rimanda tutto, senza sapere che poi settembre è fratello di agosto e fa un caldo bestia lo stesso 😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆 ergo non so quanto sia efficace .

Nel frattempo però guadagni tempo, tergiversi e vivi come se settembre debba arrivare l’anno prossimo.

In tutto questo caldo infernale, che somiglia tanto una punizione, non trovo una ragione valida per comportarmi come se vivessi a rekjiavik e quindi accendere il forno 😂😂😂😂😂😂

Tra forno dentro e forno fuori non vedo molta differenza , anche se qualcuno qui non la pensa allo stesso modo 😂😂😂😂

E come mi avvicino alle manopole di accensione, sento un mugugno alzarsi , un sottofondo minaccioso di anime insofferenti che non vogliono soffrire ad oltranza,. E non puoi nemmeno lamentarti che hai le visioni o che hai raggiunto i diecimila gradi che ti guardano serafici e ti dicono che l’hai voluto tu!

Essì, l’ho voluto io è vero; mea culpa , mea culpa, mea culpa.

Ma quando proponi insalata di pomodori e cetrioli per due sere consecutive, la domanda è sempre la stessa : hai smesso di nutrirci? Vuoi che moriamo di fame? Siamo diventi crudisti?

E allora ditemi, come volete che vi cuocia le cose?

Le metto sul cofano della macchina? Sul cruscotto per una cottura più efficace?

Ci soffio sopra?

Accendo un falò in giardino?

😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎

Ho trovato quindi un sistema che non sia troppo a favore dell’enel 😂😂😂😂😂😂😂😂😂 e che mi salvi dalle prediche di questi qui che vivono nella mia stessa casa e seppur dovrebbero essere abituati, mi sembra sempre che hanno abitato con qualcun altro 😂😂😂😂😂😂😂😂

Quando devo utilizzare il forno concentro le preparazioni entro le tredici, poi chiudo tutto e accendo i climatizzatori e sono salva io dal caldo e da questi prediconi .

insomma si fa quel che si può per sopravvivere in questa giungla, ma se avete suggerimenti a riguardo sono pronta ad imparare nuove tecniche di autodifesa 😂😂😂😂😂😂😂😂 che non sia far finta di non sentire i loro lamenti (che lo faccio già) , mandarli al campo estivo o alle lezioni di padel che anche quelle purtroppo hanno ore limitate 😂😂😂😂😂😂😂😂 poi tornano sempre a casa ! 😃😃😃😃😃😃😃😃

diciamo che poi le lamentele da girone degli accaldati si placano quando poi , questo forno odiato e amato, mette fuori cose che sono molte apprezzate, ma non lo dico perchè voglio vantarmi, ci mancherebbe altro, ma lo testimoniano i fatti, che se non sto attenta si mangiamo anche il piatto e la ciotola 😂😂😂😂😂😂

Questa  crostata frangipane ai pistacchi con mousse di ricotta al limone

ne è la testimonianza, nata in mezzo ad una marea di polemiche sul forno, sul caldo, sull’africa e finita in un batter d’occhio in una sera di mezza estate.

Insomma, vi dico che vale la pena soffrire questi quaranta minuti di cottura e dopo vi potete godere tutto il fresco che volete , sul vostro terrazzo .

mi preme farvi due raccomandazioni riguardo la riuscita :

impastate la frolla al mattino o alla sera prima perchè necessita di un bel riposo in frigo e vale lo stesso quando avrete foderato l’anello, dopo averla messa in forma è necessario che riposi al fresco del frigo almeno tre ore, questo facilita il mantenimento della forma e l’astrazione dall’anello senza incidenti.

Detto questo non mi resta che lasciarvi la ricetta, ma prima vi chiedo, quali sono le vostre strategie per affrontare il caldo?

Vi aspetto nei commenti.

Enjoy life 🎈

 

crostata frangipane ai pistacchi e mousse di ricotta al limone

ingredienti:

per la frolla:

500 gr di farina per frolle (io uso sempre semola rimacinata finissima selezione casillo)

250 gr di burro

125 gr di zucchero a velo

la buccia di un limone

1 cucchiaino di vaniglia

2 uova medie

Per il frangipane ai pistacchi.

150 gr di pistacchi puliti dalle pellicine

120 gr di burro morbido

120 gr di zucchero a velo

1 uovo

20 gr di farina 00

la buccia di un limone

per la mousse di ricotta:

250 gr di ricotta di bufala freschissima

70 gr di zucchero a velo

la buccia di un limone

125 gr di panna fresca al 35%

20 gr di zucchero al velo

per la copertura ai lamponi

250 gr di lamponi freschi

100 gr di zucchero semolato

mezzo limone spremuto

buccia di limone grattugiata

3 gr di gelatina

preparazione:

per prima cosa prepariamo la frolla che necessita di un bel riposo in frigorifero sia dopo essere stata impastata che quando fodererete l’anello.

Lavoriamo zucchero e buccia di limone , aggiungiamo il burro, la farina e otteniamo un composto a briciole, in ultimo aggiungiamo le uova, lavoriamo velocemente per non riscaldare il composto e mettiamo in frigo per almeno 4 ore.

Potete preparare la frolla il giorno prima e poi lasciarla in frigo tutta la notte.

Trascorso il tempo di riposo, stendetela su di un piano leggermente infarinato e con l’aiuto del matterello portatelo ad 1 cm di spessore.

Ricavate la dimensione del vostro anello premendo sull’impasto e trasferite su di una placca rivestita di carta forno.

         

Con il resto della pasta rivestite tutta la circonferenza dell’anello.

Sigillate i bordi al fondo e ponete in frigo o congelatore per almeno due ore.

Per il frangipane

Frullate i pistacchi con lo zucchero e aggiungete il burro morbido, l’uovo e il limone grattugiato.

Amalgamare bene il composto fino ad ottenere una crema.

Riempire il guscio di frolla con il frangipane al pistacchio e cuocete a 190 ° per circa 40/45 minuti.

       

Una volta cotta la vostra base tenete da parte a raffreddare.

       

Prepariamo la copertura ai lamponi.

in un pentolino versiamo i lamponi freschi, lo zucchero e la buccia di limone e lasciamo andare a fuoco medio, finche lo zucchero non si sarà sciolto completamente.

Mettiamo i fogli di gelatina in ammollo in acqua fredda .

Tiriamo la coulisse di lamponi finchè non diviene uno sciroppo bello corposo.

versiamo in un bicchiere e sciogliamo la gelatina, amalgamiamo con un frullatore ad immersione e lasciamo raffreddare.

     

Per la mousse di ricotta

Mettiamo in infusione la panna con le bucce di limone per un’ora coperte da un piatto.

lasciamo la ricotta a scolare per un’oretta in modo che perda l’acqua.

mettiamola in un setaccio e con l’aiuto di un cucchiaio la setacciamo  attraverso le maglie.

lavoriamo la crema ottenuta con lo zucchero a velo, la buccia di limone e la vaniglia.

dovrete ottenere una crema setosa e fluida.

Togliamo le bucce di limone dalla panna e montiamo con lo zucchero a  velo e aggiungiamo la panna alla ricotta, mescolando delicatamente in modo da non smontare i due composti.

mettere in un sac a poche a bocca larga e temere in frigo.

composizione del dolce:

posizionare il guscio di frolla e frangipane su di un piatto da servizio.

Coprire con la coulisse di lamponi e livellare su tutto la superficie.

Decorare con la mousse di ricotte, frutta fresca  e completare con fiori eduli essiccati.

tenere il dolce in frigo almeno un paio d’ore prima dell’assaggio.

         

La vostra crostata è pronta.

*Disclaimer *

per la lunga sequenza di passaggi , l’esecuzione di questa torta richiede due giorni di organizzazione.

Il primo per la frolla e il suo riposo e conseguente rivestimento dell’anello e il secondo per la composizione effettiva del dolce.

Grazie per aver letto fin qui. Vi ricordo che potete trovarmi su instagram , facebook e pinterest con tantissimi contenuti 🥰

Alla prossima ricetta 😉

 

 

 

 

 

 

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