Volevo dare a questa ricetta un nome più accattivante, ma non mi sono spinta troppo oltre, altrimenti già non mi si legge, se metto titoli strani alla ricette proprio per niente!
E va da se che questo articolo è iniziato già con una polemica e non credo che finirà diversamente.
l’argomento di oggi, ve lo annuncio, sa di fastidio e se non reggete il predicone potete andare direttamente alla ricetta, scorrendo velocemente queste mille e oltre parole 😄😄😄😄😄😄
categoria di fastidio umana che vi fa venire subito la carogna ?
qual è la vostra nemesi? quali sono quelle persone che vi fanno venire la cirrosi e che sopportate proprio per educazione , ma che volentieri gli dareste un cazzotto sul naso?
I COMPETITORI.
La mia nemesi.
Che sono un gradino peggio dei tuttologi, quelli che sanno tutto , tutto, tutto e credono di sapere tutto loro, anche quando non è così , soprattutto quando sono laureati all’università della strada o della vita o peggio tutte e due insieme.
Ma andiamo per gradi; non è la competizione in sè:
Non mi spaventa mettermi in gioco nelle sfide, anzi, mi piacciono perchè tirano fuori certe perle favolose, ti spingono a fare meglio e soprattutto stimolano ad uscire dalla comfort zone;
tranne quando ho fatto la mia prima gara di nuoto in acque libere 😂 il giorno prima acque limpide e ferme , il giorno dopo cavalloni e mare agitato; ho bevuto tanta di quell’acqua che ciao gara 😂😂😂😂 ovviamente gestita male dal mio sistema nervoso che è andato subito in down 😂😂😂😂😂
I COMPETITORI, parliamone.
Una categoria di umanità , anche largamente diffusa che ad ogni tua parola, anche la più insignificante, sanno già di cosa parli alla prima sillaba, ti superano grandiosamente nel confronto e inevitabilmente qualsiasi sia l’argomento, loro hanno già vinto, fermo restando che tu non ti sei tirato nessuna sfida.
Per il competitivo è tutta una grande enorme gara, dove non è contemplato perdere, qualsiasi sia il campo di confronto.
Io ve lo dico, non vi affannate a darvi le risposte, non vincerete mai, fosse l’argomento più scemo di questa terra o quello più importante.
Nelle conversazioni di ordinaria amministrazione, anche quelle affrontate per pura educazione e gentilezza, con alcune persone, sai già come andrà a finire, le vedi già che stanno preparando le risposte , senza nemmeno sapere le domande, nella quale il filo conduttore di queste è : sono migliore di te.
No, non ditemi che sono paranoica o che me lo immagino. Non è così.
e dunque anche rispondere : SI VADO IN PALESTRA ad una persona competitiva significa : descrizione esatta di tutto il tempo trascorso in palestra; schema degli esercizi ed esecuzione, con riproduzione in campo, con sforzo annesso.
Posing degno di un body builder per farti vedere i suoi risultati , richiesta di test muscoli per dimostrare quanto siano tonici.
Ovviamente tutto questo rigorosamente in mezzo alla strada, in un negozio o davanti il bar.
Conclusione con sguardo critico verso la tua forma fisica e tentata prova della tonicità dei tuoi muscoli.
Ma anche no. Grazie.
E ti trovi ad allontanarti mentre cerca di tastarti i muscoli insistentemente, suggerendoti che esercizi dovresti far per avere il deltoide o il tricipite tonico.
OMMIODIO.
Ci sono tanti modelli di competitori e competitrici 😂😂😂😂😂😂😂
Ci sono quelli che si sentono in competizione con la roba che hai indosso e c’è sempre in agguato quella persona che ti chiede dove l’hai preso, che vuole le coordinate precise per trovare esattamente il negozio, e dopo aver chiesto candidamente MA QUANTO LO HAI PAGATO? uscirsene con un IO L’HO TROVATO A MENO.
mi sento quindi di affermare : NON cadete mai nella trappola del prezzo, la persona competitiva, non solo avrà trovato il vostro articolo alla metà del prezzo ma vi gabberà anche che l’avete pagato tanto; non fa nulla che magari l’articolo in questione è differente dal vostro (probabilmente saranno due articoli completamente diversi ma voi non avrete mai modo di constatarlo) la competitiva si sentirà soddisfatta della vostra faccia stupida e del suo mega senso degli affari.
In ordine di competizione , ovviamente ci sono miliardi di categorie e quindi ci sono immancabilmente quelli che guadagnano più di te, sanno fare il lavoro meglio del tuo, che cucinano, stirano, camminano, nuotano, parlano ,insomma , che sanno fare tutto , a loro dire, sempre meglio di te.
A volte non li riconosci subito, te ne accorgi nel corso del tempo, quando ormai hanno già avuto modo di dire l’impossibile nei tuoi riguardi.
I competitors sanno fare tutto, in tutte le professioni,; è architetto ,avvocato, cuoco, giornalista, prefetto, notaio, anche quando non sono affatto specializzati .
Molto spesso mi è capitato , soprattutto dalla nascita della mia pagina instagram in poi, che le persone incontrandomi si siano sentite in dovere di dirmi che cucinavano anche loro.
Mi fa piacere saperlo è la mia risposta fissa.
Grazie per avermelo detto.
La verità è che non ho mai ritenuto di essere l’unica al mondo a cucinare 😂😂😂😂😂😂😂 e soprattutto in ordine di tempo, diciamo che sono anche l’ultima arrivata e che per carattere non mi sognerei mai di offendervi pretendendo di insegnarvi cose che, sicuramente, sapete fare meglio di me ed anche ad occhi chiusi magari; non mi permetterei mai di evolvermi a guru della cucina, piuttosto sono una che cucina perchè le piace cucinare ed è qui per imparare ancora molto altro, chè la strada è molto lunga e arzigolata.
Si, ovviamente come tutti, mi piace , è soddisfacente quando riesce, ma non mi verrebbe mai di dire che si fa come dico e basta, cosa che invece spesso mi accade, mi viene suggerito in che modo avrei dovuto farlo, secondo passaggi precisi che però non sono i miei.
Mi è successo spesso di confrontarmi con tante persone e confrontarsi significa acquisire nuove conoscenze e non posso escludere che anche il confronto con un competitore crei sicuramente una conoscenza in più insieme allo scazzo enorme 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
ed è vero che tutti quanti abbiamo il desiderio di dimostrare di cosa siamo capaci e quanto, magari siamo bravi in questa cosa, ma è anche vero che probabilmente alla persona alla quale ci stiamo rivolgendo, non abbia voglia di fare una gara; e quindi non sbandierate sempre quanto siete bravi a fare la qualunque e non ve ne uscite con Lo sai anche io faccio le foto, cucino, corro, faccio il salto in alto, scrivo sulle riviste di conoscenza ayurvedica a testa in giù, smonto e rimonto il motore della macchina solo con la mano sinistra, respiro e tutto questo lo faccio sicuramente meglio di te.
Continuo imperturbabile a essere felice per voi .
in fin dei conti mi rendo conto che è un modo, diciamo bonario, di affermarsi e che è possibile che dia solo fastidio a me; d’altronde è risaputo che sono altamente insofferente .
Non tutti possono essere dolci come i pomodori d’estate mi viene da dire e da questa considerazione non sono dispensata nemmeno io
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Protagonista di questa ricetta è il pomodoro, protagonista dell’estate e che siamo ancora in tempo a sfruttarne la sua dolcezza effimera; lasciamo stare che è il mio vegetale preferito e che metterei pomodori dappertutto; e l’estate è ben lungi dall’essere terminata, qua settembre è fratello di agosto e non solo fa caldissimo e si va ancora al mare , si trovano ancora prodotti freschi estivi, anche se ormai questo discorso è superato ampiamente dalle coltivazioni in serra che hanno quasi azzerato le stagionalità dei prodotti ma che ovviamente non hanno lo stesso sapore.
quindi ho utilizzato i pomodori cuore di bue nel loro formato mignon e il basilico dei miei vasi di cui ne sono ancora pienissima per fortuna.
La base è una classica base pizza, con una percentuale di semola più alta per renderla più croccante.
Potete servirla come aperitivo ma anche come cena sfiziosa, vi assicuro che vi conquisterà dal primo morso.
insomma di parole ne ho detto abbastanza è il momento che vi lasci alla ricetta, ma prima voglio chiedervi
siete tipi da competizione perenne?
Vi leggo nei commenti ❤
Enjoy life 🎈
crostata salata con pesto cremoso e pomodori
per la base pizza:
250 gr di semola rimacinata
100 gr di farina 0 (io uso sempre la zero della casillo)
1 cucchiaino di miele
20 ml di olio di oliva
15 gr di sale
200 ml di acqua
5 gr di lievito (in estate è sufficiente , in inverno aumentare la dose a dieci grammi)
pesto:
due mazzetti di basilico fresco
una manciata di mandorle tostate
2 cucchiai di parmigiano
olio d’oliva
sale q.b.
qualche cubetto di ghiaccio
200 gr di formaggio cremoso fresco (tipo philadelphia, ma va bene anche la robiola o la ricotta)
3 pomodori cuore di bue
finitura:
200 gr di mozzarella
olio d’oliva
basilico fresco.
preparazione:
in una boule misceliamo insieme le due farine, aggiungiamo il cucchiaio di miele e mescoliamo.
sbricioliamo il lievito nella farina e gradualmente aggiungiamo l’acqua facendola assorbire al composto.
Quando abbiamo ottenuto un composto grezzo e slegato, copriamolo con un panno e lasciamolo riposare venti minuti.
Trascorso il tempo riprendiamo l’impasto ed aggiungiamo l’olio e il sale e incorporiamo bene il tutto all’impasto e lasciamo riposare ancora venti minuti coperto con un cannovaccio.
Riprendiamo nuovamente l’impasto, facciamo due pieghe portando i lembi di pasta verso il centro e poi richiudendo a palla l’impasto e lasciamo riposare nuovamente.
Dopo venti minuti ancora facciamo l’ultimo giro di pieghe e poi lasciamo lievitare fino al raddoppio.
Nel frattempo prepariamo il pesto.
In un mixer frulliamo il basilico lavato ed asciugato, aggiungiamo le mandorle, il sale, l’olio, il parmigiano e il ghiaccio e frulliamo fino ad ottenere una crema.
Lavoriamo da parte il formaggio fresco per renderlo cremoso e lavorabile.
Aggiungiamo il pesto al formaggio fino a rendere il tutto una crema omogenea e teniamo da parte in frigo.
quando l’impasto sarà lievitato pirlare nuovamente e lasciarlo riposare ancora venti minuti coperto
Stendere sottilmente la pasta su di un piano leggermente infarinato e foderare una teglia da 27 cm di diametro rivestita di carta forno.
Bucherellare la pasta e stendervi sopra la crema di basilico preparata in precedenza.
Accendere il forno a 190° ventilato (con calore da sotto)
Affettare i pomodori in maniera sottile e condirli con olio , sale e origano.
Tamponarli con della carta assorbente e distribuirli sulla farcia.
Regolare i bordi della pasta , completare con le fette di mozzarella, un filo d’olio e qualche fogliolina di basilico.
Cuocere in fono preriscaldato per circa 25 minuti.
Quando il fondo risulta cotto e croccante la vostra torta salata è pronta.
E’ un’idea perfetta per una cena sfiziosa o per stupire i vostri ospiti per un aperitivo sfizioso e fresco.
Grazie per aver letto fin qui.
Vi ricordo che potete trovarmi anche su instagram e facebook con tanti contenuti video.
Alla prossima ricetta 😉