Lievitati

focaccia con impasto alla zucca

 

{il Ratto delle sabine e dei lievitati 2007 anni dopo }

incipit

Si racconta che Romolo, neo re di Roma , giovane e un pò inesperto, passeggiasse per i colli tanto fiero di aver fondato una città tutta sua e col suo nome addirittura;  siccome non c’era anima viva, con cui scambiare quattro parole, fare un tiro a bocce o più semplicemente , raccontare di come avesse fatto fuori il fratello ed usurpargli il trono e cose del genere,

giunse all’idea che non avesse senso aver fatto tutto “sto poco de roba” senza avere la possibilità di condividerlo con qualcuno;

considerato che quelli che definiva i suoi sudditi bellocci e degni di nota, erano però tutti uomini .

decise quindi, di rivolgersi ai vicini di casa offrendo loro la possibilità di visitare la sua splendida città, acquisire alleanze importanti e benefit e anche qualche bitcoin (se proprio proprio) in cambio di un qualche centinaio di donne per ripopolarla.

NON VI DICO.

nessuno ovviamente rispose all’appello , anzi, considerata la richiesta, qualcuno si mise pure sulla difensiva;

ma tu guarda ,avranno pensato, questo re di Roma è un tipo strano assai , stiamo attenti; certamente non giovava nemmeno la reputazione che si portava dietro.

Fu così che Romolo, primo re di Roma, decise di prendersele da solo, pensando chi fa da se fa per tre,

organizzò dei giochi della gioventù , fece fare bisboccia a sue spese e quando gli sembrò il momento giusto rubò le donne , promettendo loro in cambio, condizioni di uguaglianza, diritti civili e proprietà di immobili nella città a tutte quelle che avessero sposato un romano….

Ovviamente il leggendario Ratto delle Sabine non si conclude certo così;

successero tante cose, tutte brutte comunque,

di quelle cose che fanno solo gli uomini quando non gli si dice sempre si: scoppiò quindi una guerra. (TOH! ma guarda un po’)

la fine ve la spoilero : le donne che fecero si che si ottenne la pace;

GIRL POWER 🎀🎀🎀🎀

A QUESTO PUNTO vi state chiedendo che cosa c’entra tutto questo con la mia ricetta.

C’entra eccome;

un giorno qualsiasi , mentre percorrevo  la strada della mia vita, sempre come una matta, sempre alla ricerca della complicazione perfetta,  mi sono imbattuta in un lievitato e questo mi ha rapito nel suo mondo .

D’apprima mi è stato detto che no, non erano per me.

la provocazione.

e poi mi ha promesso risultati facili, quando non era assolutamente vero

ci siamo dichiarati guerra tante e tante volte

e ho perso io

per colpa dei lievitati ho perso le ore a contare quanto tempo impiegassero a maturare (senza mai maturare )

ho imparato però che l’attenzione e la cura di questi impasti , alle volte va oltre il solo sperimentare è come imparare ogni volta qualcosa di nuovo, anche se lo sai già che si nasconde l’insidia ad ogni angolo !

ogni volta che intraprendo un percorso nuovo, mi pongo sempre la  stessa domanda:

sarò in grado io di portare a termine questo impasto?

e soprattutto, riuscirò a trasformare l’idea che ho nella mia mente in qualcosa di commestibile?

Non vi dico ai posteri l’ardua sentenza 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

basta prosaicismi , ma vi chiedo, avete mai preparato una focaccia con impasto alla zucca?

Vi sembra una cosa difficile? vi rispondo io:

ASSOLUTAMENTE NO.

anzi, posso anche dirvi che se vi spaventano queste lievitazioni lunghe ed elaborate, se avete paura di pieghe e tempi di attesa, vi rispondo anche qui:

RASSERENATEVI

gli impasti ad alta idratazione e lunga maturazione, vi richiedono in tutto qualche mezz’ora di tempo e poi Addio, riposano beati finché non saranno belli pronti e maturi come un diciottenne nel giorno del suo 56473° compleanno.

Cos’altro vi debbo dire? qual è il modo per convincervi che non c’è misura in cui dopo aver provato, amerete i lievitati???

inoltre , considerate le temperature ancora miti e la ONNIPRESENZA DELLA ZUCCA direi che sarebbe ora di passare alla ricetta!

Come sempre, grazie per aver letto fin qui; lasciate un commento sotto questo post e se provate la focaccia alla zucca fatemi sapere come è venuta!

Vi aspetto 😘😘😘😘😘😘😘😘😘

   

focaccia alla zucca

ingredienti:

500 gr di farina 0 il pugliese selezione casillo

350 gr manitoba

150 gr semola o se vi piace dal sapore più rustico tagliare metà semola con metà del peso di mais fioretto

400 gr di purea di zucca cotta e passata bene al mixer

6 gr di lievito di birra fresco

600 ml di acqua tiepida

50 ml di olio evo

10 cucchiaino di zucchero

2 cucchiaini di curcuma

20 gr di sale

procedimento:

il procedimento di cottura della zucca per ottenere la purea, lo trovate qui pumpkin cake {torta di zucca}

nella boule della planetaria miscelate insieme le farine, lo zucchero, la curcuma e la purea di zucca.

con il gancio ad uncino iniziate a lavorare l’impasto.

sbriciolate all’interno delle farine il lievito e iniziando a far lavorare il gancio aggiungete gradualmente l’acqua.

l’impasto si deve amalgamare.

quando si è amalgamato aggiungete l’olio e in ultimo il sale.

Lavorare per altri dieci minuti,, poi spegnere la macchina, coprire con un telo pulito e lasciare riposare mezz’ora.

oliare un contenitore rettangolare o una boule di vetro e adagiarvi la pasta.

stenderla nel contenitore e procedere alla prima piega.

piegare verso il centro i due lembi di pasta dal lato corto della pasta.

ripiegare verso il centro i due lati lunghi e creare una sorta di cucitura della pasta.

posizionare la cucitura in basso .

coprire con un coperchio o un telo e far riposare mezz’ora.

le pieghe vanno ripetute altre tre volte, terminata l’ultima piega, chiudete la scatola con il coperchio o con pellicola tirata benissimo e porre a riposare in frigo per 24 ore.

il giorno dopo , tirare fuori la pasta e lasciarla  scoperta a temperatura ambiente per almeno tre ore.

considerate che in inverno questi tempi sono davvero molto relativi, in quanto la lievitazione è decisamente più lenta; in questo caso non aumentate le quantità di lievito, piuttosto aumentate le ore di maturazione ed ambientamento;

questo vi renderà l’impasto estremamente leggero e digeribile.

Prediligete sempre la qualità alla quantità e soprattutto alla velocità.

Trascorso il tempo di ambientamento , vedrete la superficie della pasta piena di bolle.

oliate per bene una teglia, oppure (consiglio furbo) utilizzate la carta forno, che andrete ad oliare comunque, utilizzando però meno olio della quantità richiesta dalla teglia per non far attaccare la focaccia;

lasciate in teglia l’impasto per un’altra ora, il tempo che si stabilizzi da solo.

preparate un’emulsione di olio e acqua in parti uguali.

con le dite ben unte, procedete all’affondamento formando i famosi buchi nella pasta.

lucidate con l’emulsione e dopo dieci minuti di riposo cuocere a 190° ventilato per 20/25 minuti.

Enjoy life 🎈

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