In termini di puntualità , io sono da annoverare negli annali storici dei ritardatari cronici, senza nessuna possibilità di appello; questo è poi aggravato dal fatto che sono circondata da persone puntuali, i cosidetti precisini, che scassano i cabasisi di continuo con i loro sei sempre in ritardo, quando, di rimando sono anch’essi la causa del mio ritardo.
E in mezzo a questi marasmi esagerati che mi perdo in questo e quell’altro vortice, riuscendo ad essere , categoricamente , sempre l’ultima.
Ed ho superato la fase dei figli piccoli, che andavano preparati rigorosamente prima, a scanso di incidenti di percorso che comunque si verificavano con una precisione che nemmeno il Cern di Ginevra non appena li calzavi di tutto punto 😆
E la pipì che scappa, la pupù che incalzava e faceva toc toc, proprio quando tu, avevi appena infilato a testa nella doccia.
A nulla è valsa come giustificazione , mentre gli altri erano tutti pronti e precisi precisi nei loro abiti che tu sei in ritardo mentre ti squasci come una pallina da ping pong,tra un precisino e l’altro (che poi l’avete notato che non trovano mai niente?)
con un sandalo si e uno no, con la gonna nelle mutande e tutta una serie di inconvenienti da vestizione che a raccontarli sembra che tu litighi con l’armadio (ed i effetti è così)
E non parliamo dei capelli, mio tallone d’achille, che hanno sempre rappresentato la mia sfida più dura, tentando di domarli in piastrature a dodicimila gradi per non sembrare una medea impazzita e il risultato ,sempre molto scarso, somigliava più ad un incrocio tra un chiwawa esaurito e un mocio vileda, tutto questo perchè c’hai da stirarti i capelli, sistemare il bagno e nel frattempo una lavatrice che fai?non la metti???
robe da far passare la voglia anche ai Santi e anche se la voglia non mi è mai , e dico mai lontanamente passata, mi è salita piuttosto una voglia omicida 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣alla quale, fortunatamente , non ho dato mai ascolto 😂😂😂
essì che poi, arrivando in ogni dove, trafelata e scomposta, come se avessi percorso i cento metri, c’era sempre la perfettina di turno, che aguzzando la vista (e non è che ci voleva tutto sto’ sherlock holmes 🕵️♀️🕵️♀️🕵️♀️) ti appuntava il fatto che tu fossi in ritardo e che nonostante il tuo ritardo,non fossi completamente a posto.
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Col tempo ho capito che sta storia del sempre-mai-in-orario, non era dovuta solo ai figli, alle vicessitudini della vita, ai buchi neri nella quale cado sistematicamente ma che è proprio una cosa insita in me, come gli occhi azzurri, le lentiggini sulla gamba sinistra e il neo sulla guancia; ecco.
Caratteristiche peculiari che fanno il comportamento e il carattere di una persona esattamente come le sue caratteristiche fisiche.
E fin qua sarebbe tutto normale, in un contesto di precisini fino allo sfinimento, come Cerbero che è pronta cinque minuti prima e mai cinque dopo, caratteristica presa in toto dal sergente Hartman, in quanto non solo è in perfetto orario che non lo identifica nè come italiano (figuriamoci come cilentano) ma soprattutto è di un fastidio apocalittico lui e questo suo dover spaccare il secondo, tant’è che esce poco con me e quelle volte che ci esce scassa enormemente sulla puntualità, cosa, che come si evince , da questa parte della mela è assente in modo sistematico!
🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Il problema è diventato grave( e con grave lo sto trattando) quando il bamboccino crescendo, ha manifestato le mie stesse caratteristiche di tempi lunghissimi da barba lunga; il problema vero e proprio si è palesato quando abbiamo iniziato nuovamente la scuola in presenza e quindi il pigiama di sotto e la felpa di sopra non bastavano più e bisognava lavarsi e vestirsi in maniera da rendersi presentabili; e se il bamboccino fosse stata un’altra femmina, avremmo avuto il problema del trucco e parrucco e magari l’avrei anche capito, invece il karma mi ha donato un figlio che gli piace letteralmente perdere tempo e questo , nella nostra routine quotidiana mattutina è una pessima cosa.
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E non cambia se io mi alzo alle cinque o alle sei, potrei anche fare una maratona non stop dalla sera prima, perchè in ogni caso al mattino, entreremmo sistematicamente in ritardo;
E mentre io lotto con me stessa e la puntualità , lui ignaro conta i pallini del tappeto del bagno, dove è seduto da almeno mezz’ora senza muovere un dito 😳😳😳😳😳😳forse nella vana speranza che i pallini del tappeto portino fino a lui vestiti e dentifricio!
e le ho provate tutte, dalle minacce tipo Al-Quaeda alle spiegazioni alla Montessori , dal ti seguo passo passo al ti lascio libero e ti responsabilizzi, ma niente. Non abbiamo ottenuto nient’altro che arrivare a scuola in ritardo, con i capelli pettinati con lo sputo e i calzini spaiati.
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Nun ja fò.
e questa la verità, perchè sebbene alla sera entro le dieci cado in uno stato di premorte e alle sei arranco per svegliarmi, ma mi butto giù perchè lo so come va a finire, alle otto inesorabili, noi saremo in ritardo, che io lo voglia oppure no.
Un ritardo, in questa vita frenetica, di una persona normale, posta di poco le lancette delle probabilità; un ritardo per una persona sistematica è qualcosa di inaccettabile, ma avrà sempre il suo margine di recupero;
Un ritardo per una come me, avallato dai ritardi poi del bamboccio, significa cadere in una sequenza di ritardi clamorosi !!
la differenza la fa che noi siamo sempre borderline, sempre sul filo del rasoio della puntualità , pertanto ne facciamo un dramma si, ma non genera panico 😂😂😂😂😂😂😂😂😂
come a dire DON’T WORRY, IT’S NORMAL!
😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆
Mettetevi un attimo nei miei panni, di quando mi alzo presto, cha sia estate o inverno, mezza tramortita, con la stessa allegria e grinta di un leone marino spiaggiato, mentre deambulo inconscia , muovendomi come uno zombie (che poi, a guardare i capelli, uno zombie lo sembro davvero)inciampando nelle cose che ho tolto la sera prima e che non ho idea del percome siano nuovamente in mezzo ai piedi, mentre osservo la mia casa e penso che avrebbe bisogno di una bella riordinata; ecco, in quel preciso istante, non vorreste anche voi ritornare a letto?
😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅
non direste anche fanculo mondo e vado via, scappo e non torno più?
Ed è proprio per questo motivo, che abbiamo bisogno di un atterraggio morbido ,morbido; il piano b per eccellenza, la via di fuga antiscazzo , la possibilità di ritornare al mondo con morbidezza.
Io la soluzione ce l’ho.E’ questo panbrioche che in un attimo saprà farvi dimenticare le scarpe in mezzo,gli spigoli e il mignolino, le sveglie atroci ,i ritardi incalcolabili.
Perchè io lo so, al mattino quando mi alzo, ci sarà un bamboccino più n ritardo di me e dovremo correre 😅😅😅😅😅
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La protagonista è l’ortaggio regina della stagione autunnale, autunno che a malapena si è presentato all’appello : La zucca.
Ora ditemi che anche voi siete dei disagiati come me e vi fate aprire tutte le zucche , finchè non trovate quella arancione brillante 😂😂😂😂😂😂😂
Ditemi che anche voi fate parte di questo club mondiale che se non c’è la zucca allora non lo voglio 😂😂😂😂😂😂
Ebbene, non è la prima ricetta a base di zucca che potete trovare su questo blog , ci ho fatto la pizza con impasto alla zucca , la focaccia con impasto alla zucca e ovviamente un morbido pan brioche alla zucca a forma di zucca gigante!
Questa versione di pan brioche, ha la comodità che si può tagliare a fette e può essere sia salato che dolce; noi lo abbiamo provato in entrambe le versioni , ma non ho avuto modo di testare per quanti giorni resti morbido, mi spiace
😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅
lo rifarò sicuramente e vi terrò aggiornati a riguardo.
Sicuramente ve ne innamorerete come ce ne siamo innamorati noi, chiaramente ci tengo a precisare che l’aver mangiato questo panbrioche non ha messo in ordine la mia casa, non ha spostato le lancette indietro quando ero in ritardo, non ha fatto sbrigare prima il bamboccino 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Però ci ha regalato una colazione stupenda ❤❤❤❤❤❤❤
Avrei voluto fotografare la mia colazione a base di panbrioche alla zucca, philadelphia e marmellata di albicocche del mio albero,ma credo che non sia difficile immaginare il motivo per la quale non sono riuscita a fotografare 😂😂
Adesso la smetto di chiacchierare e vi lascio la ricetta
Grazie per aver letto fin qui 🧡
Enjoy life 🎈
panbrioche alla zucca e olio d’oliva
ingredienti:
650 gr di farina 0
170 gr di polpa di zucca
1 cucchiaio di miele
20 gr di zucchero
10 gr di lievito fresco
300 ml di latte tiepido20 gr di sale
25 ml olio d’oliva
disclaimer 🎃🎃🎃🎃🎃🎃🎃🎃🎃🎃🎃🎃
con questa dose ne vengono due , uno più grande da tre pallette che ho messo in uno stampo classico da plumcake e uno da due pallette che ho cotto in uno stampo da pane in cassetta.
non vi conviene dimezzare la dose, ma mantenere le quantità intatte, in quanto , per morbidezza e gusto , non è eterno 😂 finirà prima di subito.
Procedimento :
per prima cosa cuociamo la zucca; io preferisco la cottura al forno, impiega più tempo ma da sicuramente risultati migliori.
Mettete la zucca completa di zucca su una teglia rivestita di carta forno, copritela con un foglio di alluminio e cuocete a 200° per circa 40 minuti (comunque controllate , quando la polpa è morbida , potete spegnere tutto)
preleviamo la polpa della zucca e la lasciamo in un colino a scolare un paio d’ore, perderà comunque acqua di vegetazione.
Un altro metodo di cottura è al vapore, cuoce sicuramente più velocemente, ma il passaggio nel colino deve essere più lungo.
Trascorso il tempo che la zucca scoli un bel po di acqua di vegetazione, versate la farina nella ciotola della planetaria insieme al miele, iniziate a lavorare con il gancio e aggiungete la polpa della zucca.
Intiepidite metà del latte, dove scioglierete il lievito insieme allo zucchero e lo aggiungete gradualmente all’impasto.
Il resto del latte, sempre tiepido va aggiunto gradualmente all’impasto finchè l’impasto lo riceve, infatti la massa dovrà essere elastica e soda.
All’impasto incordato aggiungere l’olio d’oliva e quando sarà nuovamente incordato, aggiungere il sale.
Incorporato il sale , tirare via dalla planetaria e porre a lievitare fino al raddoppio.
Quando la pasta è pronta, dividerla in 5 /6 pezzi, formate della palline con ogni pezzo e lasciate riposare una decina di minuti.
Coprite sempre gli impasti per far si che la superficie non si indurisca a contatto con l’aria.
Stendere ogni pallina allungandola con le mani e poi, partendo da un’estremità arrotolatela su se stessa , formando un rotolo più grande.
proseguite con gli altri pezzi di pasta e sistemateli nello stampo da plumcake rivestito di carta forno.
Far lievitare nuovamente fino al raddoppio.
Ci vorranno all’incirca 30 minuti.
quando è pronto, lucidare con tuorlo e latte pari peso e infornare in forno preriscaldato a 180 statico.
Gli ultimi dieci minuti aumentate a 190 con calore dal basso per far asciugare anche il fondo del panbrioche.
fate raffreddare su di una gratella e gustatelo !
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