Ricette

Pan di zucca

La posta della tere. parte 1

Cara tere, approfitto di questo messaggio per dirti quanto mi piacciono le tue ricette, avrei una domanda, posso sostituire le uova con i litchi?

E se non posseggo la farina 0, posso sostituirla con una di polistirolo , per rendere la ricetta più leggera?

Nel caso potresti adattarmi la ricetta per una teglia da 1 persona?

Saresti così gentile da dirmi le giuste quantità che mi scoccio di aprire il blog?

Ho visto che hai fatto la focaccia di Tizio e caio, ma altri mi hanno detto che l’hanno fatta e non è venuta bene, sapresti dirmi dov’è l’errore?

Insomma, queste sono una parte dei messaggi che mi arrivano in direct, quando pubblico una ricetta.

Tralascio le richieste di aiuto del tipo vorrei fare una torta, ma non ho voglia di sporcare la cucina, oppure quelle eterne dicotomie farina o amidi nelle creme, che avoglia che vi dica, no, nelle creme ci vuole l’amido, che immediatamente vengo contrattaccata  da una serie di articoli sull’uso , corretto, della farina nella crema e poi la faceva nonna così , tu chi sei per metterti contro nonna?

Giusto. Se è per questo mia nonna la crema la preparava con bustina di ovocrema, mescolava zucchero , farina  aggiungeva latte, cinque minuti e la crema era pronta e anche mia mamma l’ha usata per molto tempo e ancora c’è qualcuno, in questa famiglia che sostiene sia meglio così, che la crema con la bustina viene meglio, ed io non per questo li ho disconosciuti e tolti dallo stato di famiglia; no, sono stata comprensiva, come vorrei che le persone fossero quando le si contraddice; e invece no, si va sempre a pisc’ fetienti, le persone s’incazzano, non ti parlano e cià. Fino all’avvento della pasticceria moderna, la farina 00 la usavano tutti nelle creme e hanno usato anche le bustine e lasciamo stare quelli che usano i secchi per risparmiare , ma le cose cambiano, evolvono e con loro anche noi e quindi usali sti amidi che la farina si usava nel 1980 ed eravamo tutti felici ma oggi, che di base siamo precisini e tutti, anche quelli che non sanno cos’è , hanno studiato alla Cordon Bleau di Parigi e fatto almeno un corso all’Alma di gualtiero marchesi, non mi uscite io uso la farina nella crema e poi scassate le balle con la farina che è cancerogena.

Essù, siate coerenti.Non vi spacciate campioni, come fanno i giocatori di padel, che sono tutti campioni mondiali. Dai. umiltà. questa sconosciuta.

Che poi, quando è avvenuto che mi sono chiesta come si facesse la crema pasticcera, quella vera, è accaduto quando ho acquistato il MIO PRIMO BIMBY e io, che venivo da una generazione di crema in bustina, il procedimento della crema, fatta  CON LE UOVA già in se mi sembrava un’evoluzione pazzesca.

Figuriamoci.

Che poi, senza voler offendere nessuno, che i possessori di Bimby si sentono offesi come quelli che usano la farina nella crema , se li contrasti, quando gli dici che il Bimby non ti è piaciuto e che lo hai regalato a tua sorella, che il suo non l’aveva più e lei sentiva orfana senza e tu ti sentivi liberata , non glielo puoi dire, che subito partono con l’arringa difensiva che nemmeno un pubblico ministero e tu glielo vuoi spiegare veramente che non ti piaceva? Che l’hai usato per dieci anni, solo per impastare i lievitati inferiori a 500 gr e triturare il ghiaccio dei sorbetti? Glielo vuoi dire veramente, snocciolando quelle che sono le tue teorie e che quindi,  non avallate da prove scientifiche e valgono dunque quanto un’eresia?

vuoi veramente impelagarti in un vortice cospirazionista , mettendoti in una situazione di svantaggio , come  spiegare ai terrapiattisti che la terra è tonda? Perdi in partenza, non vinceresti mai.

Ma no, non lo diciamo, che poi si offendono, come quelli che ti scrivono che dovresti usare lo zucchero di cocco e il sale dell’himalaya , preparare vegano, vegetariano, che i pancake con la banana sono meglio di una fetta di torta, che i semi di chia hanno rivoluzionato il mio modo di essere , capisci, io grazie ai semi di chia oggi sono una persona nuova; HO SVOLTATO LA MIA VITA. Dovresti farlo anche tu.

Io non lo so cosa dovrei fare; c’è un mondo in contraddizione, uno dietro l’altro, uno contro l’altro e tutti  sono giusti,  etici e politicamente corretti,  tutti, più di te ovviamente, anzi rettifico, tranne te .

E hanno l’alimentazione giusta per vivere più a lungo, senza rughe, senza pancia e senza smagliature, col cuore forte che alzi cento chili e corri venti chilometri tutti i giorni.

Ma tu vuoi mettere correre tutti i giorni venti chilometri e potersi permettere poi un bicchiere di vino o una brioche con la nutella o una fetta di focaccia calda e una birra. Ma ci avete pensato? Avete mai pensato che potrebbe essere questo il risvolto della medaglia? e se non ci avete pensato, pensateci, quanto volete campare ?

Io non lo so se voglio veramente svoltare la mia vita e cambiare le mie abitudini e continuare a provare cose nuove ma senza farmi troppo prendere dall’angoscia che se oggi mangio lo zucchero , allora sono sicuramente condannata; non ce l’ho questa voglia di sentirmi al patibolo , ma proprio no.

e poi, diciamolo, non progetto niente,  non ho un metodo è questa la verità,  non progetto le mie ricette sull’ipotenusa del rettangolo retto , piuttosto progetto  ad cazzum una cosa e penso questa la voglio fare, non importa se ci vogliono tre chili di burro, se ci vogliono seimila ore ose deve rispettare chissà quale linea, no, non ho planning, linee guida che mi conducono a programmi che poi mi condurranno a chissà quale cosa, non posso fare niente di tutto ciò, nel momento stesso in cui programmo, misteriosamente, succedono cose che disfano tutti i programmi

😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

e dunque , per rispondere ai messaggi , care, cari, esimii, egregi, spettabili

ebbene potreste fare un dolce anche con la farina di polistirolo , potrebbe però  essere che questi vi risulti indigesto , ma in nome della leggerezza provate, a vostro rischio e pericolo; aggiungo che modificare una ricetta, togliendo le uova, lo zucchero e non so cosa altro potrebbe essere che questo venga leggermente diverso da come l’ho fatto io  e che per giunta ne avrete inventato un altro di sana pianta e che questo sicuramente vi farà onore.

Non conosco un metodo per non sporcare la cucina quando preparate qualcosa, a parte suggerirvi di andare a comprarlo direttamente in pasticceria.

Inoltre sono pienamente convinta che potreste impiegare le vostre risorse e ricerche nell’ottenere con i vostri ingredienti ricette sicuramente buonissime ma non mi date la responsabilità dei fallimenti se questi avvengono e nemmeno dei successi, in fondo anche solo cambiando un ingrediente non è più la stessa ricetta , figuriamoci se cambiamo tutta la lista.

Siate sicuri di voi stessi, alla fine dovete adattarvi alle vostre esigenze , che rimane sempre la cosa più importante.

E ultimo e non ultimo, se siete veramente convinti del vostro risultato, utilizzando l’olio di carcamo o il burro, chi sono io per impedirvi di farlo?   E quindi non pensate a me quando usate 25 gr di lievito di birra su cinquecento grammi di farina 😎😂 la bustina per fare la crema, il preparato per il ragù, le merendine già pronte;  la farina al posto dell’amido, la panna da cucina nei tortellini 🙄🙄🙄🙄 il rotolo di biscotti da tagliare, la busta di torta margherita;

pensate piuttosto a quante cose potreste fare se non le condivideste proprio, come si suol dire…occhio che non vede…💔💔💔💔💔💔💔💔

Se invece, un pochettino siete autocritici, come la sottoscritta e piuttosto curiosi e non vi bloccate all’istante e urlate Alert! .Alert! quando leggete ingredienti fuorilegge che sono stati convenzionali fino all’altro giorno, se siete pronti a sperimentare e assaggiare, allora questo è l’articolo che fa per voi, pensato proprio per non essere convenzionale!

come questo pan focaccia con la  zucca cruda nell’impasto,  che nasce dall’esigenza di liberare un pezzo di zucca dalle grinfie del frigorifero e  mi scocciavo  tremendamente di cuocerla visto che avevo poco tempo ( e quando mai) . Ed è una di quelle soluzioni tanto smart e care ai nostri tempi che ci liberano da alcuni passaggi e quindi velocizzano i tempi.

Considerato i tempi di lievitazione, potreste organizzarvi al mattino e portarla in tavola a cena la sera, facilissima e bollosa , non sto qui a dirvi quante possibilità abbiate con una focaccia, se poi è particolare e originale, le possibilità triplicano !

A mio modesto parere , una focaccia salva sempre tante situazioni, soprattutto quando non sapete cosa fare e quindi eccovi la soluzione, quasi veloce ma molto efficace.

Vi lascio dunque la ricetta ma prima vi chiedo, quanto siete evoluti alle nuove esperienza’ Quanto vi adattate alle esigenze senza sentirvi per forza legati ai modus operandi avuti fino a quel momento?

Vi leggo nei commenti.

Enjoy life 🎈

pan focaccia

300 gr di zucca mantovana o napoletana

1 bicchiere di latte

300 gr di farina 0

250 gr di farina di semola

10 gr di lievito di birra fresco

1 cucchiaino di miele

20 gr di sale

300 gr di acqua tiepida

50 ml di olio evo

1 cipolla media di tropea

1 cucchiaino di zucchero

30 gr di olio e 30 di acqua per l’emulsione

rosmarino, timo, salvia

procedimento

puliamo la zucca dai semi e dalla buccia, tagliamola a tocchetti e frulliamola con un blender potente fino a renderla una crema abbastanza omogenea.

In un contenitore versiamo le farine, il lievito sbriciolato e il miele.

mescoliamo ed aggiungiamo la polpa di zucca frullata.

Amalgamiamo bene.

Sciogliamo il sale nell’acqua tiepida e aggiungiamola gradualmente al composto; potrebbe non volerci tutta l’acqua, in quanto abbiamo già aggiunto la zucca e il latte.

Amalgamiamo fino ad ottenere un composto fluido e lavorabile.

Non deve essere duro ma piuttosto morbido e lavorabile.

Aggiungiamo l’olio, lo incorporiamo all’impasto e lasciamo riposare trenta minuti.

Riprendiamo l’impasto e lo lavoriamo con le mani unte stesso nel contenitore.

eseguiamo qualche piega e lasciamo a riposo alti trenta minuti.

Riprendiamo con altre due pieghe  e poi lasciamo lievitare fino al raddoppio in luogo caldo.

Usate un contenitore con il coperchio in modo da mantenere sempre la temperatura all’interno.

Affettate in maniera sottile una cipolla rossa, mettetela in acqua e zucchero e un pizzico di sale e lasciatela in emulsione fino al momento di usarla.

Quando l’impasto sarà pronto, posizionate un foglio di carta forno su di una teglia ed ungetelo per bene.

(qui volevo fare una forma a cuore)

Questo passaggio è necessario solo se come ho fatto io volete dare una forma diversa alla focaccia, altrimenti non è necessario, basterà ungere la teglia di cottura.

Versare l’impasto nella teglia , lasciarlo stare ancora una mezz’ora.

Con le dita unte allarghiamo l’impasto nella teglia, distribuiamo le erbe aromatiche e lasciamo lievitare ancora mezz’ora.

si formeranno della bolle .

 

distribuiamo le cipolle  sulla focaccia e premiamo leggermente.

Preriscaldiamo il forno a 190° ventilato .

Versiamo l’emulsione di acqua e olio sulla focaccia e inforniamo

Ci vogliono circa venti minuti di cottura, quando il suolo è pronto, abbassare la temperatura del forno e completare fino a doratura.

La vostra focaccia è pronta per essere servita.

 

Grazie per aver letto fin qui, lasciate un ❤ se vi è piaciuta questa ricetta come gradimento del mio lavoro.

Vi ricordo che potete trovarmi su instagram e facebook con tante ricette e reel inediti.

Grazie e alla prossima ricetta 😉

 

 

 

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