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torta paradiso

Diciamola tutta, questa torta sarebbe dovuta uscire domenica, nel giorno della festa della mamma, per festeggiare le mamme del mondo e la mia che di questa torta è ghiotta assai e l’ha eletta a torta sua preferitissima .

Fatt’ è che io al solito, non ho avuto tempo, ma ci tenevo a pubblicarla, almeno per una volta in tempo, ma tra me e quello che vorrei fare , generalmente ci passa un mare, anzi un oceano, anzi no, tutti gli oceani insieme e anche quelli di qualche galassia in prestito.

ovviamente non è solo procrastineria la mia, anzi, c’ho provato a scriverlo di sera, dal letto, cercando di tenermi sveglia, incollando le palpebre con lo scotch americano,provando in tutti i modi a restare sveglia , ma niente, non solo sono caduta inesorabile tra le braccia di morfeo, ma ho anche combinato dei guai toccando tasti a caso sul pc, mentre ronfavo serenamente;

fatt’è che le dita, piuttosto che stare ferme una volta che la mente era andata in stand by, si sono messe a girandolare sulla tastiera , cambiando una serie di impostazioni che ho impiegato un giorno intero a capire cos’era successo e a rimettere a posto.

😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆

Ho dunque constatato che non è una buona idea , operare quando sto nel mio adorato talamo, in quanto già l’avevo appurato col cellulare,quando  sono partiti, inavvertitamente, carrelli pieni di roba dagli ordini on line , magari lasciati lì anche da un bel pò 😣🙄 e commenti davvero imbarazzanti su post o fotografie, in parte  a causa del t9 e in parte a causa delle mie dita malandrine 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

Per quanto riguarda gli ordini, diciamo che te ne accorgi quando , una volta arrivata la mail di spedizione, dopo un primo smarrimento, pensando di primo acchito  che qualcuno abbia ordinato al posto tuo, invece ti accorgi che sei stata tu , alle 00.45 , a confermare questo carrello ;  in fondo è un guaio riparabile, nel senso che puoi sempre restituire la merce indietro e che in fin dei conti, se l’avevi messa nel carrello, in fondo, c’era una certa intenzione di acquistarla.

Certo, avresti fatto a meno del maglione di lana ad agosto o dell’ennesima spazzola lisciante che già ne hai una, acquistata con coscienza e pentita al primo utilizzo, ma ripeto, bene o male, Santa politica di reso entro 14 giorni aiuta molto, se non risolve quasi del tutto il problema.

Che poi, questo carrello l’hai confermato incoscientemente, ma è probabile che il tuo subconscio volesse quegli articoli, ecco , oltre a non smanettare col cellulare in stato di semi incoscienza, sarebbe utile anche fare due chiacchiere col subconscio; chennesò, una seduta dalla terapista per far si che non si ripeta l’evento 😏😏😏😏😏😏😏😏

Ma quando invece , parte il commento, soprattutto bislacco, modificato da un t9 , che come ribadisco sempre è un uomo sicuramente in quanto non capisce niente, la situazione diventa complicata assai; e qui si generano malintesi epocali che possono , a volte, essere davvero molto rischiosi;

si va dal codice “aifbiuvirubiwnoiop” scritto dalle dita inconsapevolmente ,mentre ignara tu dormi e sei già su di un altro pianeta al -sono-a-casa-con-la-febbre-e-il-mal-di-testa-e-il-mal-di-testa sotto una foto di innamorati o al  quando-sei-a-casa-chiamami-che-ti-chiamo-io – sotto il post di qualcuno alla quale TU NON AVRESTI MAI E POI MAI  e ribadisco mai e poi mai voluto scrivere qualcosa , figuriamoci il ti chiamo io, quel ti chiamo io che suona fortemente fuoriluogo, sotto qualsiasi post di chiunque e senza dubbio alcuno è fonte di rogne, di quelle con la erre maiuscola!

E quando succedono queste cose , queste cose orribili, quando si verificano questi inconvenienti,  capisci quanto è pericoloso questo cellulare e soprattutto quanto è pericoloso questo cellulare quando sei mezza addormentata!

😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

Io spero di non essere l’unica al mondo alla quale capitano queste cose, non è che voglio vestirmi di chissà quale grandezza, ma non ditemi che non vi è mai capitato, vi prego, condividete con me i vostri disagi 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

Che poi, il commento in se, quello un pò strano, magari non ci fa caso nessuno, penseranno che siete fuori di testa , tutt’al più vi guarderanno straniti e finisce là; ma quando invece vi parte il commento e il t9 vi cambia le parole, mettendo a caso COSE , non sempre dall’altra parte troverete comprensione e non sempre crederanno che sia colpa del t9 maledetto!!

Queste sono le incomprensioni dovute alla tecnologia e anche se vi scuserete, siate sicuri che non verrete creduti.

Diciamo che questi non sono certo problemi esistenziali, non ci toglieranno il sonno o la fame questo è sicuro, però un pochino di scazzo lo creano dai; io mi immagino la faccia del tuo nemico social, leggere il tuo commento ti chiamo dopo  e  farsi due domande sulla tua sanità mentale e che ci sta tutta la sua perplessità e anche l’occhiataccia di default.

Ma, l’esperienza mi dice che se da un lato siamo tutti fortemente connessi , mischiando le nostre vite social , ostentandole quasi, facendo vedere quanto siamo connessi, sorridenti, efficienti, fantastici, pronti in tutto e in ogni situazione, dall’altro, mi pare che non ci sia spazio per l’errore e anche quando interrogata a riguardo , ti scusi adducendo e scaricando tutte le colpe al maledetto TEXT ON 9 KEYS meglio conosciuto come t9 e comunque non verrai creduta; e a nulla vale il vuoto pneumatico del prima e del dopo, conta solo quello che è accaduto quel singolo momento.

possiamo quindi affermare che il cellulare , il pc o il tablet, vadano abbandonati felicemente sul comodino prima di cadere in uno stato di premorte onde evitare spiacevoli inconvenienti mediatici; questo è ovviamente rivolto a quelli come me che combinano guai anche quando stanno dormendo.

😂😂😂😂😂😂😂😂

E così ritorno al punto di partenza, quando volevo fermamente pubblicare in tempo per la festa della mamma, ma tutto quel mentre che si avvicendato  mi ha distratto dal mio intento.

E senza raccontare troppo nel dettaglio, posso dire di aver percorso almeno trecento chilometri in tondo, in solo una settimana e senza concludere nient’altro che niente.

Ma alla mia mamma, che negli anni è diventata veramente difettosa , non potevo far mancare la sua torta preferitissima, fatta semplice e farcita (e già mi ha detto se proprio la devi farcire , mi raccomando, niente cose elaborate) in maniera semplicissima quasi elementare.

le richieste di fatto sono sempre le stesse, se fai la crema , usi l’uovo intero? Ai miei tempi usavo la bustina, non si usavano le uova per fare la crema!

Ora , io me lo ricordo benissimo queste bustine di preparato per la crema gialla, dal colore bianco giallino e che quando le miscelavi come per magia usciva una crema densa e consistente.

Mia mamma aveva quelle della Bertolini, con l’immagine di Mariarosa che impastava sulla bustina;  io adesso non è che voglio fare la spocchiosa, assolutamente no, ma per me la crema è quella che si fa con le uova, fresche magari, come me le porta mia mamma ogni mattina quando va a fare visita alle gallinelle e se non le avete , mò non è che vi voglio mettere in difficoltà e farvi fare i chilometri per trovare l’uovo fresco, ma magari leggere già l’etichetta dell’uovo non sarebbe male;

vi lascio brevemente (perchè so di essere pesante assai ) uno schemino semplicissimo che vi potrà aiutare quando andate a comprare le uova e udite udite, come in un mondo contrapposto , lo zero non è pessimo e l numero tre non è il top!

Sul guscio dell’uovo quindi troverete un codice che inizia con

0 (zero) e ci indica che sono uova biologiche, allevate a terra, all’aria aperta e sono libere di razzolare ovunque; queste uova non sono regolari nella loro pezzatura  ma da agricoltura biologica vi garantisce quantomeno che è una gallina felice, che pulisce metri e metri quadrati di giardino prima di incontrare un’altra gallina, dormono felici appollaiate una sull’altra ma è una scelta, non sono obbligate!!!!!

1 (uno) indica che sono uova allevate all’aperto, non sono biologiche e soprattutto non sono così libere di razzolare proprio dove gli pare, in quanto sono un bel numero ma in ogni caso non avranno bisogno dello psicologo per risolvere i problemi di spazio, insomma, coabitano come in condominio di un palazzo residenziale . Felicette 😁

2 (due) il numero due sul guscio dell’uovo indica che le galline stanno a terra  ma in edifici chiusi; oltre al numero elevato di galline contenute in questi edifici  , posso azzardare che probabilmente le galline non è che facciano proprio i salti di gioia 😐 non hanno lo spazio proprio per camminare, figuriamoci saltare.

3 (tre) il numero tre in questo caso non suggerisce la perfezione tanto cara a Dante ma ci dice soltanto che le galline sono allevate in gabbie chiuse e probabilmente non sono felici ma solo estremamente incazzate.

Decisamente non le sceglierei, parlo per me personalmente, poi ognuno è libero di agire come meglio crede, sia chiaro.

Ovviamente segue il codice che identifica la nazione (IT) l comune di allevamento (tre cifre) la sigla della provincia dove vengono deposte ed in ultimo il numero identificativo dello stabilimento.

Ora va da se che siamo tutti intelligenti e che capiamo da soli di quale uova abbiamo bisogno per la nostra tavola, non c’è certo bisogno che io vi faccia la lezione deontologica sulla gallina, la sua felicità e il suo ciclo vitale ricco di libertà o di sofferenza , in base a quale luogo essa abbia la fortuna o la sfortuna di nascere.

Vi ho soltanto suggerito come si legge l’uovo, io da parte mia , continuo ad usare le uova delle galline della mia mamma o quelle delle galline delle mie amiche che gentilmente mi regalano e se proprio non ho uova, passo in rassegna tutti i codici fino a quando non trovo quello che cerco.

Pensateci, quello che state comprando è quello che poi mangerete.

ritornando ad un vecchio detto che siamo quello che mangiamo questo ci porta ad essere più selettiva su quello che voglio veramente.

anyway

la crema pronta dalle bustine anche no e sempre per un discorso di qualità , fare la crema è una questione di pochi minuti ed ottenere un risultato decisamente interessante, ma ve lo dico con profonda modestia, non è che io faccia così e quindi alla gogna chi fa pomì 😁😁😁😁

Libera crema in libero stato e sto.

Tornando a noi e a questa torta che praticamente ho parlato di tutto meno di quello per la quale sto scrivendo da due giorni questo articolo 😂😂😂😂😂😂😂😂😂 è la preferita della mia mamma, che la gradisce anche semplice senza farcitura.

la torta Paradiso in realtà è ottima con le creme e la panna ed è buonissima gustata semplice, in pratica un passepartout per ogni occasione , dalla semplice merenda alla torta di compleanno.

Casomai non lo sapeste è un dolce di origine lombarda, nata dalle mani di un frate erborista della certosa di Pavia; chiamata anche torta del paradiso, seppe conquistare in breve termine la ribalta delle corti dei visconti e in seguito ,di tutta la popolazione italica, per la sua irresistibile dolcezza e bontà.

la ricetta che vi propongo è quella che preparo ormai da anni (sempre la stessa) ed in questo caso non ne cambio una virgola presa da una rivista di dolci che acquistavo regolarmente ogni mese “più Dolci”

Vi lascio dunque la ricetta che anche questa volta credo di aver superato il limite massimo della vostra pazienza di lettore!

Grazie per aver letto fin qui ❤

Enoy life 🎈

Torta Paradiso

ingredienti:

per uno stampo da 25 cm

200 gr di burro

190 gr di zucchero a velo

la buccia di un limone grattugiata finemente

3 tuorli

3 uova

1 bacca di vaniglia

150 gr di farina

50 gr di fecola

8 gr di lievito per dolci

1 pz di sale

   

farcitura:

250 gr di panna fresca da montare

3 cucchiai di zucchero a velo

1/2 cucchiaino di semi di vaniglia

confettura di prugne rosse

qualche amarena per decorare (facoltativo)

*disclaimer*

questo è solo un suggerimento di farcitura, potete usare qualsiasi confettura di vostro gradimento, preparare una crema oppure lasciarla semplice, la farcitura non pregiudica in nessun modo la riuscita della torta.

 

procedimento:

lavorare burro e zucchero fino ad ottenere una crema soffice e spumosa, senza fermare la frusta, aggiungere le uova e i tuorli leggermente sbattuti ed amalgamarli al composto.

aggiungere i semi raschiati dalla bacca di vaniglia e il limone grattugiato finemente, amalgamre il tutto e fermare le fruste.

Setacciare insieme farina , fecola e lievito e aiutandosi con un setaccio aggiungerlo all’impasto gonfio e spumoso.

incorporare il tutto con una spatola e versarlo in una teglia ben imburrata ed infarinata.

Cuocere a 180° in forno preriscaldato per circa 40 minuti fate sempre la prova stecchino.

Quando la torta è pronta sformarla su di una gratella a far raffreddare.

Tagliate in due il disco una volta che è bello freddo e procedete alla farcitura.

Adagiate il disco di base su d un piatto da portata e spalmatelo con abbondante confettura.

Montate la panna fresca con i cucchiai di zucchero a velo e aromatizzatela con la vaniglia

farcite generosamente con la panna e chiudete con il secondo disco di torta.

completate con una finitura leggera di panna in superficie, decorate con qualche amarena e ponete in frigo fino al momento di servire.

La torta è pronta!

Grazie per aver letto fin qui, vi ricordo che potete trovarmi su instagram e facebook con tanti contenuti video interessanti; se vi è piaciuto il lavoro lasciate un ❤ per supportarmi.

Grazie per aver letto fin qui e alla prossima ricetta 😉

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