Priorità.
La parola 2025 per questo nuovo anno che è già iniziato da 29 giorni e sono già ventinove giorni che abbuffa.
Tutti a cercare la parola che rappresenterà il 2025 e sinceramente non l’ho capita sta voglia di etichettare tutto; parola del nuovo anno, colore del mese, outfit del giorno, tip del momento; sarà perchè non so dove vanno le mie ore per poterle quantificare con una parola, ma proprio non l’ho capita.
E poi, un giorno che mi sono arrabbiata che non ero riuscita a concludere tre cose, tre, che volevo mettere nel carrello the end della mia esistenza, ho capito che in fondo , non è che c’è bisogno di una parola, ma di un tir di ore supplementari, come i calci di rigore, le famose seconde possibilità, insomma, c’è bisogno di treni che passino più di una volta e non ci pensiamo più.
Ma quindi, visto che i treni , si dice che passino una volta soltanto e ultimamente anche in forte ritardo, visto le famose porte che si chiudono , per , ipoteticamente far aprire portoni, ho pensato, che ci fosse bisogno di un certo ordine e questo si può ottenere dando la giusta priorità alle cose.
Ed eccola qui, priorità; priorità che fa rima con flessibilità, soprattutto se è applicato a me.
E dunque avrei dovuto scegliere flessibilità? No, assolutamente no, sono già molto flessibile e accomodante di mio, con questo sacro buonismo nel non voler scontentare nessuno che poi se ci pensi, ma chi accontenta me?
e dunque , dopo un attenta analisi , ho capito che bisogna agire per priorità; come ad esempio adesso, proprio in questo momento, la priorità sta nel scrivere questo articolo e finalmente pubblicare qualcosa e non scomparire per sempre nell’oblio del mondo social o fare i piatti, togliere la tavola e risistemare la cucina?
secondo voi in che modo posso scegliere una cosa senza ledere l’altra?
E dunque , nel mentre continuo, spero che venga qualcuno di buona volontà a sparecchiare almeno, che ai piatti ci pensa la lavastoviglie, ma di aiuto nemmeno l’ombra e quindi, tra cinque secondi mi sarò alzata per risistemare tutto, mettere i crocchi al gatto e nel frattempo arriveranno i compiti, le incombenze , le faccende da sistemare, i panni da piegare e saremo nuovamente punto e d’accapo.
Le priorità cari miei, non è che sono delle cose fisse, come i mattoni di una casa , ma magari!
le proprietà sono mobili e mutabili ed ognuno di noi ne ha di diverse e dunque quel che importante per me, come scrivere assolutamente questo articolo, non è ugualmente importante per altri.
Non ho scoperto l’acqua calda lo so, non lo pretendo nemmeno, ma se ci basiamo sull’ascolto, qualcuno sarebbe così gentile da venirlo a fare al posto mio?
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
delegare.
si parla spesso di delegare, ma come è possibile farlo? chi mando al posto mio a fare questi maledetti isee? ma chi ha inventato queste pratiche burocratiche assurde che per ogni cosa si debba fare una fila enorme a destra e a manca ?
a chi posso delegare la spesa al supermercato, i figli da accompagnare, il lamento del vicino, le noie della scuola, il gatto isterico?Non sto dicendo il lavoro, la cucina, chennesò le lavatrici infinite da stendere e riprendere come se piuttosto che in quattro fossimo centootto, noo, sto parlando di quelle cose semplici come fare il pieno alla macchina, riprendere i tappeti in lavanderia o andare a comprare quella lampadina che tua madre ti chiede da mesi e che puntualmente ti dimentichi.
ma tu la dimentichi quella lampadina che quando esci dovresti scriverti la lista sulle mani o direttamente in fronte per ricordartela insieme alla mille incombenze che tutte insieme fanno una cosa enorme difficilissima da ricordare.
Ma voi lo so, voi siete bravi ed esperti e ricordate tutto, ma io sono una schiappa catatonica in questo e dimentico anche come mi chiamo a volte, come potrei mai non dimenticare la lista e tutto quello che c’è scritto? e quindi vado a tentoni nelle corsie, mi ricordo questo e quello, ma poi dimentico una marea di cose che non sono vitali certo ma che quando arrivi a casa ed eri uscita per quello un pò ti sale la carogna !
E tipo mi è capitato un volta di aver dimenticato il dentifricio e tutti disperati e siamo andati sull’internet e ci siamo lavati col bicarbonato e il limone e c’avevamo tutta la bocca come se l’avessimo lavati con la calce e il cemento , calce e cemento frizzante 😂😂😂😂😂 e il giorno dopo sono uscita apposta a comprare il dentifricio e non lo so che cosa è accaduto poi, ma l’ho dimenticato e sono uscita nuovamente per ricomprarlo.
No, non ditemelo, me lo dico da sola , sono una stordita cronica, ma se nel mentre sto facendo una cosa, ne arrivano altre cento, qualcuna sfugge o no?
dunque , dopo l’esperienza del dentifricio improvvisato, uno dei metodi migliori per non dimenticarlo è comprarlo ogni volta che si fa la spesa 😂😂😂😂😂😂😂😂 solo che adesso abbiamo all’incirca una trentina di dentifrici ma niente sapone per le mani 🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄 ho pensato di mettere lo svelto nei dispenser, ma mi è stato categoricamente vietato, così ho scritto un post it che ho messo sul parabrezza dell’auto per ricordarmelo domani.
Stratagemmi funzionali per menti disfunzionali.
☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺
Io però adesso lo vorrei sapere in che modo voi risolvete tutte queste pippe giornaliere , non posso credere di essere davvero l’unica al mondo che si scorda le cose, suvvia e se invece siete così bravi , allora passatemi il vostro trucco e non ditemi che date priorità alle cose, che potrei anche smettere di essere gentile.
😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Il punto è questo , a dare priorità io ci provo e se queste priorità che scelgo sono inevitabilmente quelle sbagliate?
E se decidessi di andare in palestra piuttosto che sistemare i panni nel cestino? E se invece preparo un biscotto piuttosto che risistemare ?
E se scegliessi semplicemente di non fare nulla piuttosto di fare fatture?
Insomma, ad ogni momento della giornata corrisponde la sua priorità; e il lavoro ha sempre priorità assoluta, come i figli, la madre e tutto quello che ne consegue inevitabilmente quando si ha una famiglia ; e tu ti ritrovi che vorresti fare altro ma la giornata è in esaurimento e certe volte sei tu in esaurimento prim’ancora che la giornata finisca e in un modo o nell’altro, la finisci là, lasciando tutto abbandonato e forse, forse, ci penserai domani.
sinceramente una come me si incasinerebbe anche se vivesse SOLO con un criceto sordo tibetano.
Ne sono certa.
😎😎😎😎😎
Perchè a volte non sei tu che non hai volontà ma è questa vita che non si fa mai i cavolacci suoi e converge tutto su di te perchè le persone si aspettano cose e queste cose inevitabilmente hanno scadenze che ti fanno capovolgere tutti i tuoi piani. Epperò.
Io vi invidio, voi che avete i tempi scanditi dal metronomo, precisi che all’ora x siete nel posto x y manco aveste il dono dell’ubiquità, che pagate le bollette in tempo e non le lasciate minimo una settimana sul fondo della borsa e che la ritrovate per caso, uh guarda dovevo pagarla un mese fa 😂😁; vi invidio, voi che oggi decidete che è il vostro DAY OFF e nessuno vi può disturbare , figli compresi , che se avete deciso che stasera a cena mangeranno tutti tofu, anche il gatto, voi cucinate tofu per tutti e non si sporca una pentola per nessuno al mondo.
Vi invidio , nelle vostre tabelle redatte sul i-pad , sull’ i-phone- dove c’avete caricato tutto, dal documento di identità al chip del cane, sempre tutto a portata di mano, con siri che vi racconta la lista della spesa,vi dice a che ora avete il parrucchiere e il tatuatore ayurvedico; per questo io non mi troverò mai nella mia vita, sempre lì a modificare ore , date, percorsi, vai qui, vai la e mentre stai lavorando , succede sempre qualcosa insomma, ma basta su, arrangiatevi tutti.
E invece no, che c’hai la password di disney plus? Hai visto le mie scarpe, quelle marroni che ho comprato nel 1993? Sai dirmi se domani riesci a passare in banca alle 15,43?
Ma a voi veramente, ma su ditemelo, ma a voi veramente non capitano davvero mai queste cose?
e come fate ?
🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔
Quello per la quale non riesco (quasi ) mai a rinunciare, in un modo o nell’altro a scapito di sacrifici di tempo enormi , di salti mortali doppi e tripli per trovarmi nelle tempistiche giuste di tutto il resto è il tempo da dedicare alla cucina, alle mie preparazioni , che anche in questo caso, alle volte tolgo tempo, come in tutto quello che mi gravita intorno , ma soprattutto il tempo lo tolgo a questo blog, mio figlio tanto sfortunato ad avermi come relatrice 😂
tozzetti nocciole cacao e caffè
questi tozzetti o più semplicemente cantucci , sono una pausa perfetta nella vita frenetica che bene o male conduciamo un pò tutti oggi; sono delicati e il caffè si sente in maniera leggerissima, sono dei biscotti leggeri e di salvataggio, quando volete un momento di dolcezza ma che non sia assolutamente stucchevole.
Perfetti in qualsiasi momento , io li preferisco sempre abbinati al mio caffè, sono dei biscotti antichi ,che appartengono alla tradizione di ogni famiglia e che probabilmente , per lungo tempo sono stati gli unici protagonisti nelle dispense delle nonne e delle mamme-
LI potete trovare anche qui nella versione più classica, quelli cilentani con la mandorla , intanto vi lascio finalmente la ricetta , dopo questo lungo farneticare; ma prima però vi chiedo:
qual è la vostra parola del 2025?
Vi leggo ❤
grazie per aver letto fin qui .
Enjoy life 🎈
tozzetti nocciole, cacao e caffè
ingredienti :
500 gr di farina 00
150 gr di zucchero
50 gr di cacao
150 gr di nocciole tostate
1 tazzina di caffè
10 gr di ammoniaca
60 ml di olio di semi
50 ml di latte
3 uova medie
1 albume per lucidare
zucchero di canna per la superficie
procedimento:
Potete impastare a mano o avvalervi dell’uso di una planetaria o impastatore.
Io ho usato la planetaria.
Nel boccale della planetaria inserire la farina setacciata con il cacao e con l’iuto del gancio foglia iniziare a miscelare.
Aggiungere lo zucchero e le uova ed amalgamare il tutto.
Sciogliere l’ammoniaca nel latte leggermente tiepido ed aggiungerla all’impasto.
Aggiungere in ultimo l’olio , il caffè
Trasferire l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e aggiungete le nocciole triturate grossolane a coltello.
incorporatele all’impasto in maniera omogena e fate riposare circa venti minuti coperto da un cannovaccio pulito.
Trascorso questo tempo, preparate tre teglie con carta forno.
Tagliate con un tarocco dei pezzi di pasta e allungateli leggermente (tenete presente la lunghezza della teglia) ottenendo dei salsicciotti di circa 5/6 cm di spessore
Non fateli comunque troppo spessi, in cottura si allargano e oltre ad unirsi tra loro, otterrete dei biscotti molto lunghi
Posizionate questi salsicciotti sulle teglie e pennellateli con l’albume e poi li cospargete con poco zucchero grezzo e le briciole delle nocciole che sono rimaste dal taglio.
Preriscaldate il forno a 190° ventilato.
Formate tutti i filoncini e sistemateli nelle teglie.
Lucidateli e infornate.
La prima cottura richiede circa 20/ 25 minuti, il filoncino deve divenire gonfio e lo zucchero si cristallizza in superficie.
Non deve essere morbido, altrimenti non sarà facile tagliarlo in maniera regolare .
Tirate fuori le teglie e lasciate raffreddare circa venti minuti, altrimenti sono troppo caldi e non si possono tagliare.
Una volta raffreddati, tagliare con un coltello con la lama seghettata iniziando a tagliare in obliquo il filoncino di pasta.
Accendete nuovamente il forno a 170° statico.
Posizionate i biscotti tagliati sulla placca ed infornateli fino a biscottatura completa che ci vorranno circa quaranta minuti, ma questo è un dato indicativo , dipende sempre dal proprio forno.
quando i biscotti saranno leggeri e fragranti sono pronti per essere sfornati!
Il vostro tozzetto è pronto!
Spero vi sia piaciuta questa ricetta, se così fosse, potete lasciare un ❤ come gradimento al mio lavoro.
Vi ricordo che potete trovarmi su instagram, facebook e pinterest con tantissime ricette inedite.
Grazie per aver letto fin qui e alla prossima ricetta 😉