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uovo barzotto con cicorietta saltata e alici della tradizione

Semplicitè, velocitè , uguallitè.

Storia di una ricetta semplice ma non semplicissima.

Avete poco tempo ma volete fare un mega figurone a cena? siete in deficit di tempo (e quando mai) e vi siete scocciati del solito uovo strapazzato o sodo, troppo cotto che vi fa una tristezza immensa , tipo solitudine portami via e volete cibarvi, sempre di uova che non si sa mai cosa c’è nel frigo, ma un uovo solitario si reperisce sempre?

Vi vengo in aiuto io e non si dica che su questo blog ci siano solo ricette difficili!

No, oggi semplicità , velocità ed esecuzione quasi elementare; ho detto quasi.

Perchè a farci un uovo siamo bravi tutti, veramente tutti, anche mio figlio di undici anni e invece a farle un attimo più simpatiche che richiede quel minimo di attenzione , ma vi ho promesso semplicitè, velocitè ed uguallitè  e non voglio certo spromettermi  , passare per quella che non mantiene le promesse.

Insomma diciamocelo, quante volte avete cucinato per lunghissime ore e poi, il giorno dopo o la stessa sera a cena avete incrociato le braccia ed alzato cartelli di sciopero con su scritto : io non cucinerò mai più in questa vita?

Suvvia, non ditemi che capita solo a me di affidarsi a santo delivery o ai mitici e sempre poco stimati bastoncini?

quante volte avete chiesto e cosa volete per cena e vi è stato risposto boh, non so, vedi tu e a sera, avete proposto insalata e uova sode e vi hanno guardato storto?

Ma boh, non so, vedi tu

ho provato a tradurli in cibo e sinceramente , la traduzione non è sempre andata a buon fine.

😎😎😎😎😎😎😎

Ho fatto quindi un giro tra amiche e conoscenti e dopo aver scoperto che il problema e alquanto comune e non ho solo io il disagio di affrontare pranzo e cena, tutti i santi giorni e per molti anni a venire, mi sono quindi ricreduta sul fatto che questi mangiano e vogliono solide certezze, non è un problema che si verifica solo in casa mia.

Ah no, meno male, ed io che credevo di essere l’unica in difficoltà.

Se poi a questo aggiungiamo il fatto oggettivo che mi spacci per una foodblogger, la cosa assume una piega diversa; molto spesso mi sento dire, ma chi, proprio tu hai difficoltà?

E perchè mai non dovrebbe essere una difficoltà mia? se cucino un giorno intero è quasi normale che dopo vorrei nutrirmi di muschi e licheni pur di non vedere nemmeno una pentola sul piano cottura!

E ritorniamo diretti al luogo comune che ci siano solo pizzette e calzoni in questa casa o peggio che si ci nutra solo di torte , crostate o pasticcini.

No, vi assicuro che non è assolutamente così e quindi andiamo dritti dritti al punto di partenza ,con la stessa consapevolezza di quando a monopoly vai in prigione, ma senza passare dal via 🏟🔜

E quindi, cosa mangiamo stasera?

E perchè la cena diventa sempre più difficile rispetto al pranzo?

Io non lo so , sarà perchè alla sera si ci riunisce tutti e il tavolo diventa una conferenza delle nazioni unite e davanti ad un piatto fumante, tutto sembra più semplice, anche le discussioni.

Inoltre , vogliamo mettere il valore intrinseco di aver pensato alle loro pance , dopo che per un giorno intero si è pensato alle loro teste? Compresa la propria?

Insomma, la cena come occasione sociale delle famiglie per potersi scambiare due parole senza i telefoni, le chiamate , buttandosi dietro il giorno che è passato e che si sta concludendo e che domani, fortunatamente , deve ancora arrivare e che volente o nolente sarà sicuramente un altro giorno.

Organizzazione, questa sconosciuta.

Con l’avvento dell’organizzazione e dei famosi planning di tutto, sono scomparse quelle che erano le liste della spesa, intesa come liste di cose scritte dietro le buste delle bollette, le ricette da dare al farmacista, i pizzini strappati dai quaderni a quadretti.

sarà che tutte queste cose sono state inglobate nel fantastico mondo della digitalizzazione e che non si ricevano più bollette e cartoline e che ormai arrivano solo gli avvisi dell’agenzia delle entrate (ma solo se non avete una pec) e che a scrivere con carta, penna e calamaio sono rimasti solo i bambini delle elementari e delle medie ed io che appunto ancora sui quaderni le ricette, tutto il resto del mondo si affida al mondo digitale.

E le vecchie liste , quelle che facevano tanto ridere con su scritto i nomi parlati delle cose, sono andate quasi completamente nel dimenticatoio.

Sono subentrate le tabelle, i fogli excel (giuro li ho visti davvero) , le spunte sulle app che gestiscono per te la spesa. Organizzatissimi. Che bravi, mi fate quasi paura, quando sento i telefoni che vi dicono hai comprato il pane?e il dentifricio? Ci siamo tolti anche la suspence di comprare una cosa per un’altra. Bravi.

Alcuni stillano tabelle con su scritto cosa mangeranno a colazione, pranzo e cena di tutta la settimana, con annessa tabella della spesa e ingredienti per poterle realizzare.

Ma dico , siete impazziti? e che fine hanno fatto quella sana improvvisazione e lo scazzo di entrare al super per comprare due cose e trovarsi con la roba nelle tasche , abbracciando tutto nel tentativo di fare un tetris tra scatole e sacchetti?

Ma insomma, dove andremo a finire?

Ho visto gente sistemare la spesa con una precisione tale che mi è venuta l’ansia.

Ma davvero non si butta più così, alla rinfusa ,riempiendo le buste fino all’inverosimile  con la certezza assoluta che non arriveranno alla portiera e che  tutta la spesa , verrà dispersa un pezzo alla volta nel parcheggio del supermercato?

😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆

ma qui si è perso davvero il senso dell’avventura e dell’avventatezza.

Che fine ha fatto il senso del rischio per aver dimenticato l’unica cosa per la quale si era usciti in un freddo e piovoso pomeriggio d’inverno?

Meu Deu.

davvero stiamo vivendo un periodo storico che non comprende gli imprevisti?

Dobbiamo davvero scriverci tutto, lista della spesa, lista delle medicine, liste dei pagamenti, liste degli appuntamenti?

Sarà per questo che voi siete così organizzati ed io  no? E’ questo il segreto?

E se dimenticate una lista e il cellulare si è improvvisamente spento e alexa ha il muso ed ha smesso di parlarvi, i pianeti non si sono allineati e la vergine non è nel leone, allora come fate? Vi spremete le meningi , nell’eventualità vi ritorni tutto in mente o andate nel panico?

Io non scrivo più la lista della spesa, l’ho sempre lasciata sul tavolo prima di uscire ed oggi sono talmente abituata a brancolare nel buio e ad uscire per prendere quella determinata cosa e a lasciarla sugli scaffali che oggi ho adottato una tattica diversa: ne compro sempre in quantità multiple, soprattutto di quello che viene consumato con una regolarità esasperante 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

Regole di sopravvivenza per distratti cronici.

Dimenticatori di liste.

Procrastinatori indefessi.

Tra gli ingredienti in lista sempre e per multipli di quattro come minimo abbiamo le uova , manco a dirlo, la farina, lo zucchero , l’olio , il burro . Tutto il resto è a fortuna 😂😂😂😂😂

roba da malati di mente.

Ho pensato più volte di farmi scaricare interi pallet nel giardino in modo tale da risparmiare sul tempo di approvigionamento;  se c’è una cosa che detesto è fare la spesa, caricarmi come un mulo, trascinare fino all’auto , con le dita attorcigliate alle buste che non circola più il sangue, sempre con la macchina parcheggiata in culonia perchè non ho trovato posto e poi riportarla a casa, metterla a posto e santiare in tutte le lingue del mondo perchè eri uscita per prendere solo i pomodori e nella busta hai preso tutto,  le bacche di goji che non utilizzerai mai, il sale blu e quello di maldon che ti è costato un rene e mezzo, le castagne di cajun, la farina quella di cavallette e ornitorinco , perchè potresti avere un’idea nei prossimi millenni e quindi si ritiene opportuna averne una confezione in casa, ma non hai preso i pomodori; che erano indispensabili : tu a cena avevi pensato a pane e pomodoro.

E i pomodori l’hai lasciati lì sullo scaffale  e li hai anche guardati , ma non li hai presi.

Chest è.

Ma , se da un canto sei una stordita cronica ed hai lasciato il bene primario , l’elemento chiave della tua cena anti scazzo, hai due certezze ineluttabili : la prima è che  non prenderai nuovamente l’auto , rimetterai le scarpe per andare a prendere i pomodori e la seconda è che  inventerai di certo un’altra cena, sondando gli scaffali del frigorifero e in un modo o nell’altro te la caverai anche questa volta .

Io speriamo che me la cavo.

E devo dire che in soccorso, come cena , ma sarebbe stato perfetto anche per un aperitivo veramente fuori dagli aperitivi ordinari , quelli dell’ultimo minuto, fatto di taralli che sanno di dispensa e olive , di quelli che non hai avuto tempo di impastare ventitrè focacce, in soccorso a me, ma in soccorso anche a voi, in qualsiasi occasione, questo uovo barzotto su cicorietta saltata e alici della tradizione zarotti 

è la ricetta quasi antiscazzo che stavate cercando, che vi farà fare un figurone clamoroso e che risolverà quasi tutto, cene, aperitivi, fatti sfiziosi .

Insomma l’idea è semplice, gustosissima e sicuramente sfiziosa.

L’alleato indiscutibile sono i filetti di alici della tradizione zarotti, nella loro confezione da 48 gr, così non si spreca nemmeno un grammo di prodotto e pronte all’uso nella pratica confezione di alluminio!

Se vi ho convinto, non mi resta che lasciarvi la ricetta, ma prima vi chiedo :

siete più tipi da lista organizzata o più scialla come me?

Vi leggo nei commenti.

enjoy life 🎈

uovo barzotto con cicorietta saltata e alici della tradizione zarotti

ingredienti:

4 uova grandi

500 gr di cicorietta ( quella da taglio più delicata di sapore)

2 confezioni da 48 gr di alici della tradizione zarotti

1 spicchio d’aglio

1 peperoncino piccolo

sale

Per la panatura

1 uovo

pan grattato e farina q.b.

sale

Olio di semi per friggere.

preparazione:

laviamo e sgrossiamo la cicorietta dai gambi e dalle foglie dure.

Sciacquiamola sotto l’acqua corrente e teniamo da parte.

Portiamo in ebollizione mezzo litro d’acqua e immergiamoci la nostra cicorietta.

facciamo sbollentare per circa dieci minuti o finche non sarà morbida.

Tiriamola su con una pinza quando è pronta e lasciatela scolare qualche minuto in uno scolapasta.

Riscaldiamo una padella con un giro generoso di olio d’oliva , insieme all’aglio, il peperoncino e 3/4 filetti di alici della tradizione zarotti.

facciamo insaporire qualche minuto senza bruciare l’aglio e poi aggiungiamo la nostra cicorietta.

Salate e lasciate insaporire omogeneamente rigirando di tanto in tanto.

Cuocete per circa 15/20 minuti e poi spegnete la fiamma.

Togliete l’aglio e il peperoncino e tenete da parte.

In una pentola portate a bollore circa 750 ml di acqua. Quando bolle immergete delicatamente le uova e cuocetele esattamente per quattro minuti e mezzo.

La cottura dell’uovo è tassativa , altrimenti se lo togliete prima sarà troppo molle e si romperà se lo lasciate oltre diventerà sodo che è buono lo stesso, ma non saà più cremoso al taglio.

Togliete le uova aiutandovi con un forchettone per gli spaghetti e raffreddatele in acqua fredda.

Siate estremamente delicati , soprattutto quando andrete a sbucciarle.

Rompete un uovo in una ciotola e insaporite con sale e pepe e rompete l’uovo con una forchetta.

In altre due ciotole sistemate la farina e il pangrattato.

facendo molta attenzione passate le uova prima nella farina (rotolandole delicatamente) poi nell’uovo ed infine nel pangrattato.

In un tegame dai bordi alti riscaldate l’olio per la frittura.

Quando è pronto immergete un uovo alla volta aiutandovi con una schiumarola o una forchetta per gli spaghetti.

friggete rigirando l’uovo con delicatezza e quando la panatura è dorata e croccante mettetelo a scolare su carta assorbente.

Completate la frittura di ogni uovo e tenete da parte.

composizione del piatto:

Posizionate su ogni singolo piatto (uno per ogni commensale) la cicorietta formando una sorta di nido allargando il centro dove andrete a posizionare l’uovo barzotto.

Completate con due filetti di alici arrotolati e finite con un filo di olio d’oliva.

quando taglierete l’uovo in due sarete avvolti dalla cremosità del tuorlo e dalla croccantezza del guscio.

Le alici sono il completamento che darà la giusta sapidità al piatto esaltando l’insieme di tutti gli ingredienti.

Il vostro uovo barzotto è pronto. Siete pronti a leccarvi i baffi?

Vorrei aggiungere in ultimo due cose importantissime per la riuscita della ricetta :

la cottura dell’uovo è fondamentale  ripeto per la riuscita cremosa ( io ho cotto all’incirca 12 uova per riuscirci 😂) è necessaria tanta delicatezza nel maneggiare l’uovo barzotto che si può rompere facilmente e soprattutto non eliminate le alici , soprattutto nel condire la cicorietta , che di per sè è buona, ma con le alici è superlativa.

ricordatevi di lasciare un ❤ se avete gradito il mio lavoro e vi ricordo che potete trovarmi su instagram e facebook con tanti contenuti video

Grazie per aver letto fin qui e alla prossima ricetta 😉

 

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