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piccole brioche intrecciate

Siamo già arrivati in primavera, il salto temporale è stato velocissimo, tanto da  ricordarmi di non essermi goduta come avrei voluto l’inverno; non ho fatto in tempo a mettere nemmeno i maglioni, quelli di lana pesantissima e friccicosa, perchè una sola volta che ci ho provato, mi sembrava di soffocare dal caldo.

eppure

io sono un’amante del freddo, della pioggia e dell’aria pungente e anche se sono nata ,diciamo, nella latitudine sbagliata.

Qui nel mio mondo, il freddo vero, è ridotto a pochi giorni di vera  intensità; inoltre la vicinanza del mare e le giornate perlopiù soleggiate rendono l’inverno decisamente mite e soleggiato; le temperature sono delicate il più delle volte e tolte le poche ore tra il mattino presto e la sera, a volte mi sembra di vivere un autunno lunghissimo.

Che non mi dispiace nemmeno l’autunno, però effettivamente posso affermare con convinzione che sono anni ormai che non esiste l’inverno, quello vero, rigido, che ti piace riscaldarti dietro i vetri al sole e che ti fa sembrare tutto più confortante, pacato, avvolgente.

Quell’atmosfera di convivio, messi intorno ad un tavolo, un buon rosso corposo, il fuoco scoppiettante, i tramonti brevi ed intensi, la salsedine nell’aria che si alza vorticosamente e ti “sala” le labbra è rimasta ferma in chissà quale luogo che ormai non è più questo.

Sono molto legata a questo inverno rimasto immutato solo nel mio immaginario, di giornate sferzate dalla tramontana gelidissima affrontate con la sciarpa girata più volte intorno al collo, il naso rosso e i fumetti fatti col respiro.

Ma in quale luogo ormai, si può dire esserci il vero inverno se non alle latitudini più a nord del nostro pianeta?

il cambiamento climatico, il surriscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacciai e tutto quello che vi è collegato ,ha modificato completamente il clima degli ultimi anni.

 

Tutto questo giro di parole per dire che no, non esistono più le stagioni di una volta e che lo sento dire da così tanto tempo, da non riuscire a distinguere più le stagioni tra loro!

L’autunno che sembra estate e l’inverno che sembra autunno, si rincorrono distratti i tempi delle raccolte e delle fioriture!

A febbraio avevo le fragole in giardino.

Capito? anche la natura è confusa.

E così sono confusa io.

Che già sono perennemente confusa e anche un pò stordita.

che è un continuo perdere di chiavi, occhiali, cose poggiate un attimo qui e dimenticate per sempre ; che giri giri, in tondo, vaghi tra le stanze cercando chissà cosa e scoprire che hai gli occhiali sulla testa se non addirittura sulla faccia

😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅

Meno male che quando i figli erano piccoli, più che lasciarli qualche minuto in più a scuola, mi sono sempre ricordata di andarli a prendere 😂😂😂😂😂😂 anche se quella volta che erano le due e Cerbero era ancora a scuola e mi chiedevo quando sarebbe tornata!!!Ma c’era stato una confusione di ruoli tra me e mio padre e tra vado io e vai tu era finita che non era andato nessuno….in orario.

E che le scuse fatte alla maestra (eh santa Maestra!) non mi sono sembrate mai abbastanza sufficienti e le gridate che mi fece cerbero raggiunsero acuti che voi umani non avreste mai creduto che una bambina potesse predicare così forte!

Nel quotidiano, ne ho perse di cose, per distrazione e sbadataggine! succede sempre quando devi fare più di una cosa e poggi una cosa in cabina e poi vai via e chissà come rimane sepolta per sempre e la scoprirai quando non ti occorre più.

il tempo ahimè, non è clemente, ne nei miei confronti, ne nei confronti delle stagioni; sfugge velocemente , segna il passo inesorabile, va avanti e fa niente se quelli come me, perennemente in ritardo hanno difficoltà a tenere il ritmo, sfuggono così anche le stagioni e in un attimo, mentre stai ancora litigando col maglione troppo pesante  ti trovi che è già la stagione successiva.

il punto non è che io voglia l’inverno per sempre, ma non ho fatto in tempo a prenderne i punti salienti,a godermi i momenti di letargo  che già mi ritrovo la primavera.

in fondo , sapevo che sarebbe arrivata; l’ho intuito dalla luce al mattino presto, dal sole che colora di rosa il cielo, quando fino a qualche giorno prima, uscivo che era ancora buio pesto.

La primavera segna quel momento di rinascita e risveglio di cui abbiamo tutti bisogno; tranne io 😂😂😂😂😂

ma non perché non mi piaccia, absolutely not!

E che questi mesi sono volati davvero in pochi secondi ed ho come la sensazione di essere scivolata tra di essi senza aver fatto nulla di realmente concreto.

e sebbene ho spesso questa sensazione di non riuscire a fare abbastanza per segnare il passo, sul finire dell’inverno, mi prende una malinconia che sa di cose perse, non finite o non vissute.

La primavera la scorgi immediatamente;

le variazioni di luce , i primi bulbi che si risvegliano timidamente, le foglie alle rose che spuntano nuove e brillano come se fossero gemme,  la pioggia improvvisa che sa di rinascita e rinnovamento.

Nel giardino è tutto un tripudio di narcisi, fresie , tarassaco , piccole camomille spontanee , le gemme sugli alberi che profumano  l’aria .Un quadretto bucolico e romantico e sullo sfondo un cielo azzurro azzurro che sembra brillare.

 

 

“la forza della primavera non sarebbe niente se non avesse dormito l’inverno” {josè saramago}

Ho pensato  a lungo un omaggio a questa stagione e mi sono venute alla mente queste  treccine.

 

{Al venerdì Santo, mia nonna, dopo aver cotto pastiere e panelle nel forno a legna, intrecciava gli ultimi pezzi di pane e ci appoggiava un uovo colorato alle estremità e lo cuoceva nel forno a legna.

A Pasqua, ognuno di noi riceveva la misciomisciolla

avvolta in un foglio di carta chiuso da un fiocchetto colorato.}

Per anni, questo ricordo mi ha coccolato ,affondando le sue radici in un tempo che ho vissuto davvero poco e che avrei voluto non finisse mai.

Ma se non posso riportare indietro il tempo, nel  senso letterale  del termine, posso intrecciare brioche e riportare al presente un pò di passato❤

Per queste treccine, ho alzato un pò la posta in gioco, sempre ritornando al discorso complicazioni assurde e dove trovarle, inspirandomi alla Challah, il pane ebraico del sabato, ovviamente non sono così brava negli intrecci e mi sono tenuta sull’intreccio base , dividendo la pasta in quattro capi.

La Challah può arrivare fino a 12 capi di intreccio ma per me già quattro sono stati una prova di manualità e pazienza  a livello pro. Eppure mi sono cimentata in cose più difficili, ma sta storia dell’intreccio, mi ha fatto capire perchè non ho mai lavorato ai ferri😂😂😂😂😂😂😂

Sono certa che voi sarete più bravi di me e riuscirete nell’intreccio, vi ho lasciato anche le foto con i passaggi iniziali, ma se dovesse risultare ostico, intrecciate anche a tre, che non cambia nulla 😃😃😃😃😃😃😃😃

Vi lascio la ricetta , grazie per aver letto fin qui.

piccole brioche intrecciate

ingredienti:

per 3 treccine medie

300 gr di farina 0 (io uso sempre @molinocasillo)

300 gr farina 00

225 gr di latte a t° ambiente

12 gr di lievito di birra

oppure 4 gr di lievito di birra fresco

85 gr di zucchero

125 gr di yogurt bianco (o quello che preferite)

1 uovo medio

50 ml di olio di semi

2 cucchiai di marmellata di arance (potete omettere ma ne verrà meno il profumo)

la buccia grattugiata di un limone

la buccia grattugiata di un’arancia

10 gr di sale

lucidatura .

tuorlo e latte pari peso

zucchero semolato

procedimento:

miscelare insieme le farine nella boule della planetaria , aggiungere lo zucchero e gli aromi ed iniziare a lavorare con il gancio .

Sbriciolare il lievito nelle farine ed iniziare ad aggiungere il latte gradualmente; otterremo un impasto grossolano, a questo punto aggiungere l’uovo, lo  yogurt, la marmellata e l’olio.

far incordare l’impasto che deve risultare bello elastico e sodo.

Aggiungere in ultimo il sale.

far assorbire il sale e tirare la pasta.

Dategli una pirlata su di un piano di lavoro leggermente infarinato e ponete a lievitare in un luogo caldo e asciutto.

La pasta deve raddoppiare.

ci vorranno all’incirca due ore e mezza.

Quando è pronta, tirare via l’impasto dalla ciotola e dividerlo in 3 pezzi.

dividere ogni pezzo di pasta in 4 parti e ricavare dei filoncini lunghi da ogni pezzo di pasta

unire ad una estremità i capi di pasta e far passare il capo 1 partendo da sinistra sotto il due (sempre a sinistra)e il capo 4 da destra sopra il tre e sotto il numero 1, in ultimo passate il due sotto il quattro e ricominciate daccapo fino a chiusura della treccia.

(eh questa è la parte difficile ne sono consapevole, ma se non riuscite, dividete i capi per tre ed intrecciate in maniera classica, che vengono bone lo stesso.)

chiudere i lembi di pasta sotto e trasferire le trecce su di una placca rivestita di carta forno.

Ponete a levitare altri 40 minuti.

Quando sono pronte,

Riscaldate il forno a 190° statico e lucidate le trecce , spolverate di zucchero semolato che farà una deliziosa crosticina e cuocete all’incirca 25 minuti.

Quando le treccine saranno belle gonfie e dorate sono pronte.

Non mi resta che augurarvi buona merenda!

alla prossima ricetta

enjoy life 🎈

Con queste treccine arricchisco il paniere del @granaioteam

insieme alle proposte delle mie mie amiche , vi invito a dare un’occhiata alle loro proposte seguendo i link

Zeudi roll all’erba cipollina

sabrina fiori di brioche con crema

simona fruit cake tradizionale di martha stewart

 

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4 commenti

Simona Nania Marzo 16, 2023 at 11:00

Secondo me il pane o le brioches intrecciate sia piccoline che una brioche grande sono sempre le più belle in tutte le loro declinazioni. Ne prenderei volentieri una! Per quanto riguarda il clima sono d’accordissimo

Reply
Zeudi Marzo 16, 2023 at 11:27

Mi vien da dire: beata te che vivi in un posto così paradisiaco 😉 Per le brioche ti faccio i miei complimenti, sono davvero carinissime! E brava per i quattro capi, io non ne ho mai intrecciati più di tre, già con qualche difficoltà, devo dire.

Reply
Sabrina di Delizie&Confidenze Marzo 16, 2023 at 17:48

Io no, io al tuo contrario soffro da matti il freddo e inizio a rinascere (anche emotivamente oltre che fisicamente) con l’arrivo della primavera. Ma tralasciando le stagioni, la mia attenzione è completamente catturata dalla meraviglia di queste brioche: straordinarie!
Bravissima con l’intreccio, io mi ci son legata di brutto col quarto capo!
Oltre che belle, non ho dubbi che sono anche molto molto buone! Sarà che ho un debole per le brioche!

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Fiori di brioche con crema - Delizie & Confidenze Aprile 17, 2023 at 15:42

[…] Teresa: Piccole brioche intrecciate […]

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